Facebook la privacy non è al sicuro: i like svelano chi siamo
I "mi piace" su Facebook consentono di ricostruire la personalità di una persona
Tramite i like su Facebook, è possibile ricostruire la personalità delle persone. A svelarlo è una ricerca pubblicata tramite la rivista PNAS. Dunque, attraverso un “calcolatore“, tramite i “mi piace” sarebbe possibile ricostruire l’identità degli individui: scoprirne il quoziente intellettivo, oltre che i gusti, l’età, la razza, l’eventuale uso di sostanze stupefacenti. A quanto pare, alcuni tratti costanti della personalità sarebbero svelati dai like tramite il social network Facebook. Nonostante i “mi piace” singolarmente presi abbiano in sé ben poca informazione, considerati nel loro complesso possono delineare il profilo di una persona. Il modello di calcolo in questione è stato costruito sulla base di 58 mila persone che utilizzano Facebook negli USA, le quali volontariamente hanno deciso di partecipare a questo studio. E’ stato così possibile ricostruirne il profilo psicometrico e demografico. A quanto pare è quindi molto semplice ottenere informazioni private su coloro che utilizzano i social network.
L’autore di questo studio è Michal Kosinski, dell’università di Cambridge, il quale ha notato che alcune caratteristiche individuali sono reperibili tramite i like. Ad esempio, preferire un certo tipo di musica, sarebbe conseguenza di un’intelligenza maggiore. Tramite i “mi piace” su Facebook è anche possibile sapere se i genitori della persona sono divorziati, a dimostrazione del fatto che questa situazione lascerebbe un’impronta fondamentale nel comportamento.
Il calcolatore consente dunque di rilevare con grande accuratezza le informazioni delle persone. Si può arrivare a ricostruire il profilo caratteriale, la personalità e l’intelligenza. Ciò implica che, come dichiara Michal Kosinski, mentre prima si rivelava molto difficile dedurre informazioni personali, ora ciò è possibile addirittura “in modo automatico e veloce per milioni di persone” senza che esse ne siano in alcun modo consapevoli. Tutto questo non può che giovare alla pubblicità personalizzata, e dunque al marketing. I dati individuali potrebbero così essere a disposizione di chiunque, per qualsiasi scopo.