Social News

Frasi maschiliste su bustine di zucchero offendono le donne

Un'azienda che vende prodotti tecnologici ha commissionato bustine di zucchero che riportano frasi offensive nei confronti delle donne. Il risultato è che nei bar c'è chi ride e chi giustamente si infuria

Una scelta di marketing davvero  di pessimo gusto sta facendo insorgere le varie associazioni in difesa delle donne. Protagoniste della scelta sbagliata sono delle bustine di zucchero, o meglio le frasi offensive riportate su di esse. Un’idea sostenuta dal responsabile marketing, Fabiano Sole, di una nota azienda di Battipaglia, in provincia di Salerno, che vende prodotti tecnologici.

Il progetto ai fini pubblicitari potrebbe anche essere di successo e l’azienda Techmania potrebbe a torto o ragione ricavarne l’atteso guadagno, ma resta il fatto che quelle bustine di zucchero commissionate dalla stessa su cui sono state fatte stampare delle frasi offensive, sono più amare che mai.

Passiamo al dunque e vediamo cosa ha mandato su tutte le furie l’Arcigay di Salerno e di Napoli, le associazioni femministe campane e la maggior parte delle donne che hanno letto quegli stupidi messaggi.

Una delle frasi maggiormente sotto accusa e la seguente: “La differenza tra una toilette e una donna è che la toilette non ti insegue per nove mesi dopo che l’hai usata”.

Di fronte a tanta indignazione Fabiano Sole ha spiegato che le frasi sotto accusa hanno una evidente finalità ironica e sono state distribuite senza voler offendere alcuno. Ha aggiunto che nella sua azienda lavorano sei donne e che le frasi sulle bustine di zucchero non hanno come soggetto solo le donne ma anche gli uomini e le suocere.

Ma vediamo quali sono le altri frase rivolte alle donne: “Differenza donna-specchio: la donna parla senza riflettere, lo specchio riflette senza parlare”; Che differenza c’è tra una pila e una donna? Che la pila ha almeno un lato positivo».

Magari a qualcuno queste “battute” faranno anche sorridere, magari con qualche sforzo  qualche sorriso in più sarebbe anche accettato se le frasi venissero fuori da un contesto molto diverso, nel mezzo di un pezzo da cabaret ad esempio, anche se quella della toilette è davvero troppo.

Intanto le associazioni minacciano di rivolgersi all’Istituto dell’autodisciplina pubblicitaria. Pubblicità ottenuta?



Seguici

Seguici su

Google News Logo


Ricevi le nostre notizie da Google News

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.