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Pasqua 2011, settimana Santa tra musica e processioni a Corfù

Ormai siamo entrati nel pieno della Pasqua 2011, diamo uno sguardo alle tradizioni che celebrano questa festività religiosa, molto sentita in ogni parte del mondo; in particolare questa volta l’attenzione ricade sull’isola greca di Corfù e sui riti che vedono coinvolta la popolazione durante tutta la Settimana Santa. Vediamo quindi nel dettaglio quali sono i riti che scandiscono […]

Ormai siamo entrati nel pieno della Pasqua 2011, diamo uno sguardo alle tradizioni che celebrano questa festività religiosa, molto sentita in ogni parte del mondo; in particolare questa volta l’attenzione ricade sull’isola greca di Corfù e sui riti che vedono coinvolta la popolazione durante tutta la Settimana Santa. Vediamo quindi nel dettaglio quali sono i riti che scandiscono il calendario religioso, e come sono organizzati dai corfioti.

La Pasqua a Corfù dicevamo è una delle festività più sentite di tutto l’anno: tutta l’isola vive tra musica e processioni un’intera settimana di festeggiamenti che sono il risultato di una fusione tra i vari influssi greco-ortodossi e bizantini, per non parlare di quelli cattolici.

I riti pasquali di Corfù iniziano con la Domenica delle Palme: la reliquia del protettre dell’isola San Spiridione è portata in processione lungo le strade della città, mentre la Filarmonica esegue una Litania musicale. Altro appuntamento è quello del Mercoledì Santo, giorno in cui il Coro Comunale tiene un concerto di musica ecclesiastica nel Teatro comunale, una ricorrenza non solo sacra in vigore dal 1989 . Il Giovedì Santo al Duomo cattolico c’è la lettura dei Dodici Vangeli, una funzione molto coinvolgente, durante la quale sono spente, una dopo l’altra, le 12 candele accese all’inizio del rito religioso. Il Venerdì Santo è il giorno dedicato alla musica: ogni chiesa della città, celebra con una messa la morte di Gesù, messa seguita poi da un processione allietata da una banda musicale.Al centro di ogni chiesa poi viene esposta l’icona di Gesù sepolto –l’Epitafio-,tutta addobbata con fiori, per essere poi portata in processione: ogni parrocchia porta in giro per il quartiere il proprio Epitafio e le processioni non avvengono in contemporanea, ma distruibuite durante tutto il pomeriggio per permettere a tutte le bande della città di potervi partecipare. ogni banda poi, ha il suo repertorio musicale: la vecchia banda ad esempio suona l’Adagio di Albinoni, invece la Capodistrias la marcia funebre di Chopin. Il Sabato Santo inizia con la celebrazione alle sei del mattino nella chiesa della Madonna dei Forestieri della rievocazione del terremoto che avvenne come descritto nel Vangelo subito dopo la Resurrezione. Dopodichè c’è la processione di San Spiridione, alle nove di mattina, con le bande che suonano come al solito. intorno alle 11 del mattino viene proclamata la Resurrezione e c’è il lancio dalle finestre dei “botides“, brocche di terracotta colme di acqua: sembra che quest’usanza sia di origine veneziana. 

 Alla sera avvengono una dopo l’altra le due messe, quella cattolica prima e quella ortodossa dopo, per consentire ai fedeli di partecipare a tutti e due i riti. La differena sta che la messa ortodossa viene celebrata all’esterno della chiesa: quando il sacerdote pronuncia la frase “Cristo è risorto” di colpo tutta la piazza si illumina alla luce delle candele. alla fine della messa, dopo i fuochi d’artificio, le bande musicali corrono lungo le vie della città intonando motivi allegri: finalmente la festa vera e propria può iniziare. La Domenica di Pasqua è ancora caratterizzata dalle processioni delle varie chiese della città che portano in giro per le vie la propria icona della Reurrezione. La Pasqua è ovviemente celebrata anche a tavola con i piatti tipici del luogo, primi tra tutti zuppa di avgolemono e agnello allo spiedo.

Il Lunedì di Pasqua vede ancora i corfioti impegnati in varie  processioni e manifestazioni religiose: ogni chiesa porta in processione la croce e lo stendardo, mentre il Martedì dopo Pasqua nella chiesa di San Spiridione c’è l’entrata del santo, ovvero le sue reliquie rientrano nell’urna. Il Venerdì dopo Pasqua è invece caratterizzato da grandi feste in tutta l’isola perchè si celebra la fonte di vita, mentre la Domenica in Albis un ballo e un’ultima processione concludono questi intensi festeggimenti pasquali, dove la musica e il sentito coinvolgimento dei fedeli ai riti religiosi rende le celebrazioni isolane un momento unico da vivere non solo come semplici turisti.

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