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Posti da vedere, alla scoperta della Corea del Nord

E’ più o meno risaputo che la Corea del Nord è il paese più sconosciuto e blindato al mondo. Oltre ad essere uno degli ultimi Paesi a dichiararsi esplicitamente “comunisti”, è anche una nazione cosiddetta “autarchica”, pressochè chiusa ai rapporti commerciali-politici ed a collaborazioni con il resto del mondo.  Ed è anche l’unica nazione della […]

E’ più o meno risaputo che la Corea del Nord è il paese più sconosciuto e blindato al mondo. Oltre ad essere uno degli ultimi Paesi a dichiararsi esplicitamente “comunisti”, è anche una nazione cosiddetta “autarchica”, pressochè chiusa ai rapporti commerciali-politici ed a collaborazioni con il resto del mondo.  Ed è anche l’unica nazione della quale praticamente non circolano immagini, o comunque pochissime, e spesso sono state “rubate”, cioè scattate di nascosto. Frontiera pressochè inaccessibile  agli stranieri quindi,  finora aveva aperto le porte soltanto a qualche sporadico giornalista, accreditato, per esempio , in occasioni eccezionali, magari per seguire qualche parata propagandistica.  Ma si trattava di casi quanto mai isolati.

E per questo che suscita una certa sorpresa apprendere che la situazione, lentamente, sta cambiando. Lo stato asiatico ha, seppure timidamente e con prudenza, aperto una breccia nel suo leggendario “muro” di impenetrabilità.  Infatti, il tour operator italiano “I viaggi di Maurizio Levi”, propone un tour di 12 giorni alla scoperta di questo  misterioso paese. Naturalmente, si saranno delle limitazioni. Come, per esempio, l’obbligo di percorsi predefiniti condotti da guide locali, il divieto di usare telefoni cellulari e di instaurare rapporti con la popolazione. Il tour operator  ha programmato  partenze mensili di gruppo da giugno ad ottobre con accompagnatore dall’Italia.  Cosa vedere in Corea del Nord? La capitale norcoreana,  Pyongyang,  è famosa per la sua grandiosa piazza, dedicata alle parate militari-propagandistiche, le statue erette in onore dei leadrs politici, gli imponenti edifici in stile socialista, e i monumenti dai nomi significativi, come ad esempio “La torre dell’Idea”, dedicata appunto all’autosufficienza di cui il Paese va fiero,ed il “Cimitero dei Martiri della Rivoluzione” . E’  proprio vero che il mondo sta cambiando, e la globalizzazione arriva, sia pure con modalità differenziate, anche negli “angoli” di mondo dove non si sarebbe pensato.

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