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Strage di Erba no a un nuovo processo per Olindo e Rosa. Il commento di Roberta Bruzzone

Dalla corte d'appello di Brescia la decisione: no a un nuovo processo per Rosa e Olindo. Per la giustizia italiana sono i colpevoli della strage di Erba

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Dopo mesi di attesa oggi è arrivata la decisione dei giudici . E’ un no: non ci sarà modo di tornare in aula per un nuovo processo. La strage di Erba ha due colpevoli, sono Olindo Romano e Rosa Bazzi. Per la giustizia italiana questa è la decisione. Una decisione che ovviamente trova in disaccordo tutto il team difensivo della coppia che non rinuncerà ad andare avanti in questa vicenda.

Nel primo pomeriggio del 10 luglio è arrivata la sentenza. I giudici della Corte d’appello hanno dichiarato inammissibili le istanze di revisione presentate dai coniugi e dal sostituto pg di Milano, Cuno Tarfusser. Olindo Romano e Rosa Bazzi rimangono pertanto condannati all’ergastolo per la strage di Erba del dicembre del 2006 che causò quattro morti, tra cui un bambino di due anni. Azouz il padre del piccolo, ha commentato a caldo la decisione: “Deluso, non sono stati loro”. E pochi minuti fa via social è arrivato anche il primo commento di Roberta Bruzzone, che fa parte del team difensivo di Rosa e Olindo.

Strage di Erba: no a un nuovo processo per Rosa e Olindo

Le parole della criminologa sui social: “La corte di Brescia ha respinto l’istanza di revisione per la strage di Erba. Tutto il grande lavoro svolto non è bastato. A noi resta la soddisfazione di averci creduto fino in fondo con il massimo impegno. I dubbi sollevati sono e restano molti e ora buona parte dell’opinione pubblica ha avuto modo di conoscere a fondo i vari aspetti controversi di questa terribile vicenda. RESPINTA LA RICHIESTA DI REVISIONE DEL PROCESSO DI ROSA E OLINDO PER INAMMISSIBILITÀ. Un’impugnazione è inammissibile quando i giudici costatano la mancanza di alcuno dei presupposti voluti dalla legge per la sua proposizione. Si tratta, quindi, di un vizio originario dell’impugnazione che impedisce al giudice di giungere a una pronuncia sul merito. Insomma, in questo modo, si “salva il lavoro degli inquirenti” senza nemmeno analizzare o valutare qualsiasi novità o conclusione della difesa.

“È un provvedimento impugnabile, si sono presi 90 giorni, aspetteremo le motivazioni e faremo ricorso in Cassazione”. Lo ha detto l’avvocato Fabio Schembri, che insieme con Nico D’Ascola, Luisa Bordeaux e Patrizia Morello difende la coppia. Dunque anche nei prossimi mesi si continuerà a parlare della strage di Erba e della possibile innocenza di Rosa e Olindo.

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