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Sofia Stefani uccisa da Giampiero Gualandi: il giallo sulla giovane vigilessa di Anzola

E' giallo in provincia di Bologna dove si teme che Lucia Stefani possa essere l'ennesima vittima di femminicidio: la storia della vigilessa uccisa

sofia stefani morta

Nella tarda serata di ieri, sono arrivate alla stampa le prime notizie della morte di Sofia Stefani, una giovanissima vigilessa in servizio presso la polizia locale. E le prime informazioni raccontavano di un drammatico incidente: Sofia Stefani sarebbe stata uccisa per errore da un colpo partito per sbaglio dalla pistola di ordinanza di Giampiero Gualandi, anche lui vigile urbano attualmente in servizio presso la sede di Anzola. Poi nel corso della notte le cose sono cambiate. Il Gualandi è stato arrestato e su tutti i giornali questa mattina, compare la parola femminicidio. Sofia Stefani è stata uccisa intenzionalmente? E’ quello che dovranno capire gli investigatori mettendo insieme tutti i tasselli.

Il sindaco di Anzola Giampiero Veronesi ha indetto il lutto cittadino per l’accaduto. “Un fatto gravissimo ha letteralmente devastato la nostra comunità. Dobbiamo avere il massimo rispetto per le persone e le famiglie coinvolte e devastate da questa brutta vicenda e dobbiamo inoltre esprimere la nostra massima vicinanza alla famiglia di Sofia e a tutti i suoi cari“.

La morte di Sofia Stefani: cosa è emerso

Un delitto passionale? Un omicidio efferato o un drammatico incidente? Ad allertare il 118 è stato lo stesso Gualandi; sul posto sono poi intervenuti i carabinieri, sia della locale stazione sia del Nucleo investigativo di Bologna. Gualandi è stato immediatamente arrestato e non ha opposto resistenza. La segretaria della Federazione democratica bolognese, Federica Mazzoni, ha voluto esprimere parole di cordoglio per la vicenda: «Purtroppo ancora un probabile femminicidio, quello di Sofia Stefani — ha detto —. Un dolore incredibile che tuttavia non ci consente il silenzio, né come cittadini e cittadine, né come istituzioni. In attesa di accertamenti, ora è il tempo di stringersi alla famiglia, a cui a nome di tutto il Partito Democratico di Bologna porgo le più sentite condoglianze e tutta la nostra vicinanza».

Sofia Stefani e l’incontro con Giampiero Gualandi

 In una prima versione non a verbale, Gualandi – ex comandante e attualmente in servizio nel corpo – avrebbe parlato di un colpo partito accidentalmente. Gli investigatori sono al lavoro e stanno ascoltando le testimonianze delle persone presenti nell’edificio al momento del fatto, oltre ai conoscenti della 33enne e del 63enne, per capire di che natura fosse il loro rapporto e perché la donna, che risultava essere stata congedata dai vigili, si trovasse a incontrare Gualandi negli uffici del comando.

La prima versione di Giampiero Gualandi sulla morte di Sofia Stefani

“È stato un incidente, stavo pulendo la mia pistola ed è partito un colpo. Lei era seduta davanti a me e l’ho colpita al viso – la versione che ha reso nell’immediatezza dell’arresto –. Avevamo una relazione, lei mi era venuta a trovare in ufficio. Mentre chiacchieravamo io pulivo la pistola e all’improvviso è partito il colpo“. Il proiettile ha centrato la ragazza allo zigomo, poco sotto l’occhio sinistro. I colleghi di Sofia Stefani avrebbero confermato a chi indaga questa relazione, la giovane vigilessa pare avesse un fidanzato, mentre il Gualandi era sposato. Toccherà adesso a chi indaga comprendere che cosa sia davvero accaduto in quell’ufficio.

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