Indagato lo youtuber Di Pietro per la morte del piccolo Manuel: sotto effetto di cannabinoidi
Lo Youtuber Di Pietro era al volante della Lamborghini che ha travolto e ucciso il piccolo Manuel: era sotto effetto di cannabinoidi
La storia del piccolo Manuel travolto e ucciso mentre era in macchina con la sua mamma e la sua sorellina ha sconvolto l’Italia intera. Questo pomeriggio in diretta a Ore 14 è intervenuto persino il ministro Matteo Salvini per commentare i fatti e per dimostrare tutto il suo cordoglio alla famiglia del piccolo. Le ultime notizie da Roma rivelano che c’è un indagato per l’incidente stradale a Casal Palocco. Siamo nel quartiere residenziale fra Roma e Ostia; mercoledì pomeriggio è rimasto ucciso Manuel Proietti, di soli 5 anni nell’incidente di cui oggi, tutti parlano. L’indagato è Matteo Di Pietro, youtuber del gruppo TheBorderline.
C’è una buona notizia in questa drammatica storia. La mamma di Manuel è stata dimessa dall’ospedale e sta bene. Fuori pericolo anche la sorellina del piccolo. In un primo momento si era detto che anche la bambina fosse in pericolo di vita. Fortunatamente però, la piccola sta bene.
Indagato uno degli youtuber dopo la morte di Manuel
Di Pietro, 20 anni, è indagato dalla procura di Roma per omicidio stradale e lesioni aggravate. La posizione del ventenne si aggrava di ora in ora essendo risultato positivo ai cannabinoidi. Rischia l’arresto. C’era lui infatti alla guida del Suv Lamborghini Urus che poco prima delle 16 di mercoledì ha travolto la Smart ForFour su cui stavano viaggiando Manuel Proietti, la sorellina Aurora di quattro anni, dimessa dall’ospedale giovedì mattina, e la madre Elena Uccello, 29 anni, che ha da poco lasciato l’ospedale dove era stata portata in stato di shock.
La procura di Roma affiderà una consulenza tecnica al fine di accertare a che velocità stesse viaggiando il Suv Lamborghini. Diversi i testimoni che hanno raccontato di aver visto il suv sfrecciare tra le strade di Casal Palocco, in una zona in cui tra l’altro, i limiti vanno tra i 30 e i 50 chilometri. Una signora, in diretta a Ore 14, la trasmissione di Milo Infante, ha detto di aver visto poco prima del dramma, quel Suv che andava a massima velocità e ha pensato al peggio, poi il dramma.
Gli investigatori della polizia municipale stanno ancora indagando sulla dinamica dei fatti e hanno sequestrato tutti i telefonini dei ragazzi che si trovavano a bordo della Supercar, noleggiata presso un concessionario a Torrenova, lo Skylimit. Non era la prima volta che i ragazzi noleggiavano macchine e non era la prima volta che facevano delle sfide social di questo genere. Per visualizzazioni, per soldi, per fama.
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