Mascherine e green pass al lavoro: quali sono le regole dal primo maggio 2022
Da oggi 1 maggio 2022 cambiano le regole per green pass e mascherine sul posto di lavoro: le novità
Oggi, 1 maggio 2022, è una giornata di cambiamento per l’Italia con le nuove regole da rispettare per quello che riguarda la protezione dal covid 19. Da febbraio 2020 abbiamo imparato a usare tutti le mascherine come protezione personale, l’unico dispositivo che permette di proteggerci dal covid 19. Poi è arrivato anche il green pass e tutte le regole che in questi due anni e mezzo di pandemie hanno permesso di contenere il virus. Grazie ai vaccini, la situazione in Italia è sotto controllo e non ci sono emergenze tanto che, il Governo ha deciso di allentare tutte le misure di sicurezza. Anche l’uso della mascherina quindi, cambia, e molti degli obblighi finora attivi, decadranno proprio dalla giornata di oggi, dal primo maggio.
Vediamo che cosa cambia per la mascherina e il green pass sul posto di lavoro.
Nuove regole primo maggio 2022 a lavoro: green pass e mascherina, cosa cambia
A lavoro il green pass non dovrà più essere mostrato: chiunque, vaccinato o no, potrà entrare. Non sono piu’ obbligatorie nemmeno le mascherine, che rimangono “fortemente raccomandate”.
E’ bene ricordare però che i datori di lavoro potranno comunque decidere di lasciare l’obbligatorietà dei dispositivi di protezione per i propri dipendenti. Non ci sono differenze tra pubblico e privato, ma il ministro della Pa Renato Brunetta ha inviato una circolare con alcune raccomandazioni. Nella circolare si raccomanda l’uso delle mascherine FFP2 , in particolare, per il personale a contatto con il pubblico sprovvisto di idonee barriere protettive, per chi è in fila a mensa o in altri spazi comuni, per chi condivide la stanza con personale “fragile”, negli ascensori e nei casi in cui gli spazi non possano escludere affollamenti. Inoltre, “Ciascuna amministrazione, nella responsabilità del datore di lavoro, impartirà le necessarie indicazioni tenendo conto delle condizioni dei luoghi di lavoro e della prestazione lavorativa dei dipendenti” ha scritto Brunetta nell’ordinanza.