17 anni senza Denise Pipitone: un altro anniversario per Piera Maggio senza sua figlia
Nel giorni dell'anniversario della scomparsa di Denise Pipitone non ci sono ancora novità sul caso: 17 anni senza Denise
17 anni senza Denise Pipitone, un altro anniversario per Piera Maggio senza sua figlia. Eppure qualche mese fa, tutta Italia si era fermata per attendere notizie dalla Russia, con la convinzione che Denise potesse essere ancora viva, che fosse quella ragazza bionda che cercava la sua mamma biologica. Olesya non era Denise, non era Denise neppure la ragazza rumena segnalata in Calabria. E in questi ultimi mesi, nonostante la vicenda della piccola scomparsa da Mazara del Vallo il primo settembre del 2004, sia tornata alla ribalta della cronaca, di concreto, non c’è stato praticamente nulla. Il lavoro viene fatto negli uffici, questo è certo, ma il tempo passa e 17 anni dopo, di quella bambina che cantava la sua canzoncina del palloncino blu, non ci sono tracce. Chi l’ha presa, è stata sequestrata? Ci sono testimoni che potrebbero aiutare mamma Piera ad avere quelle risposte che sta cercando da anni, oggi da 17?
Ieri sera sulle finestre delle case di chi ha raccolto l’appello di mamma Piera, sono state accese delle candele, per non dimenticare Denise, per dare un altro segnale. Per far si che la luce non si spenga e che si possa arrivare finalmente alla verità. Perchè anche se il tempo passa, per mamma Piera e papà Piero, è davvero arrivato il momento delle risposte e il dolore non diminuisce, solo perchè sono tanti gli anni senza Denise, anzi.
17 anni senza Denise Pipitone: nessuna novità sul caso
Nessuna novità al momento, nessuna notizia su questa storia. Si continua a indagare ma per mamma Piera e papà Piero, non ci sono ancora le risposte. Sono stati tanti gli appelli lanciati dalla famiglia di Denise Pipitone, tante le richieste: parlare, squarciare il muro di omertà che per tanti anni nella cittadina siciliana c’è stato. Ma a parte le lettere anonime, che a quanto pare almeno per il momento, non sono servite a molto, tutto tace. La speranza che qualcuno possa parlare c’è. Il tempo però passa, ancora.