Da Quarto Grado la testimonianza di Enrico il marito di Rosi: “Sono stato aggredito”
Da Quarto Grado le parole di Enrico Orazi il marito di Rosina uccisa la sera della vigilia di Natale a Montecassiano
Dopo aver raccolto in esclusiva la testimonianza di Arianna Orazi, la figlia di Rosi uccisa alla vigilia di Natale nella sua villetta, Quarto Grado, ascolta anche la versione di Enrico Orazi, il marito della vittima. Anche l’uomo è stato coinvolto nell’aggressione del presunto ladro che sarebbe entrato in casa e che avrebbe ucciso sua moglie. Enrico, era al piano di sotto a guardare la televisione insieme a sua figlia, e in quella stanza è rimasto fino a quanto poi l’aggressore, non lo ha picchiato e portato in bagno, dove lo avrebbe legato a una sedia mettendogli un calzino in bocca ( calzino per il quale non è stato usato nastro o scotch ma che è rimasto comunque in bocca sia dell’uomo che di sua figlia). Anche Enrico sarebbe stato legato con il filo dell’aspirapolvere, come è successo ad Arianna che si trovava al piano di sopra.
Il signor Enrico non riesce a capire perchè tutti pensano che lui e i suoi familiari possano in qualche modo essere coinvolti nell’omicidio di Rosina. Il loro era un matrimonio come tanti, lo ribadisce, a Rosa non mancava nulla.
Enrico, di quel giorno in cui ha perso sua moglie, non ricorda molto, ancora scosso dall’aggressione subita. Era al piano di sotto appunto a guardare la televisione e quando sua figlia è salita, sentendo un rumore, non ci ha fatto caso più di tanto. Poteva essere una semplice finestra rimasta aperta che sbatteva…Nella sua intervista con la giornalista di Quarto Grado, il marito di Rosi, spiega che è stato spinto in bagno, dopo che quest’uomo gli ha chiesto dove fosse. Non lo ha mai visto, lo ha sempre avuto alle sue spalle. E’ questo il racconto del marito di Rosina Carsetti uccisa nel pomeriggio della vigilia di Natale nella villetta di Montecassiano.
Il giallo di nonna Rosina uccisa nella sua villetta alla vigilia di Natale
Restano davvero tantissime le domande in questa vicenda. Tra le altre: un ladro agisce indisturbato nel giorno della vigilia di Natale, in un pomeriggio in cui l’Italia si trovava in pieno lockdown, in zona rossa. Tutti sarebbero dovuti essere a casa, quindi il ladro ben sapeva che avrebbe trovato gli abitanti di quella villetta in casa eppure ha agito lo stesso arrivando nella villetta addirittura indossando dei calzari blu. Nessuno lo ha notato, in un giorno durante il quale le strade dovevano essere deserte…
Le indagini vanno avanti e il legale del signor Enrico, intervenuto a Quarto Grado spiega che ci sono i segni dell’aggressione subita dall’uomo che in particolare, nella zona della testa, ha riportato delle conseguenze evidenti.
Il signor Enrico parlando di quello che è successo nel giorno in cui sua moglie è stata uccisa, ricorda poco del suo aggressore. Ricorda di esser stato poi liberato da sua nipote e di esser salito al piano di sopra, dove ha poi trovato sua moglie in terra. Le avrebbe misurato il polso per cercare di capire come stesse.
Quando la giornalista porta il discorso su quella che era la vita di coppia, Enrico ribadisce che Rosi non ha mai subito nessun tipo di violenza e che non riesce a capire perchè sia circolata la voce delle telefonate al centro anti violenza. Lui la accontentava in tutti, le dava sempre tutto quello che chiedeva ma lei continuava a lamentarsi per tutto. Nulla era cambiato a detta di Enrico da quando sua figlia e il nipote Enea erano andati a vivere insieme a loro. Era stata le stessa Rosi a chiederlo, sia per un motivo economico, sia per una compagnia e un aiuto maggiore che avrebbero potuto avere nel tenere in ordine la casa.