Stefano Bonaccini peggiora: ha una polmonite bilaterale a uno stadio iniziale
Si aggravano le condizioni di salute del presidente Stefano Bonaccini: le ultime notizie dalla regione Emilia Romagna
Da settimane ormai Stefano Bonaccini, presidente della regione Emilia Romagna continua il suo lavoro da casa, dove è isolato a causa del covid 19. Pochi minuti fa ha deciso di aggiornare i suoi concittadini e i suoi corregionali circa le sue condizioni di salute. Purtroppo al momento non ci sono miglioramenti, anzi. Il presidente è ancora positivo al covid 19 ma quello che fa pensare è che gli è stata diagnosticata una polmonite allo stadio iniziale, nonostante sia sotto controllo da tempo.
LE PAROLE DEL PRESIDENTE BONACCINI SUI SOCIAL
Le parole del presidente della Regione Emilia Romagna sui social:
Sento il dovere di aggiornarvi. E di rivolgervi alcune parole che considero necessarie.Parto da come sto. Ho fatto il tampone di controllo, purtroppo ancora positivo. Vista la forte tosse persistente, poi, sono stato visitato e ho fatto ulteriori accertamenti. Mi hanno diagnosticato una polmonite bilaterale ad uno stadio iniziale. Al momento, i medici ritengono che possa essere adeguatamente curato da casa, senza dover essere ricoverato. E questo è almeno un sollievo. Ho massima fiducia nella loro valutazione e mi affido alla loro capacità e alle loro cure. Continuerò dunque a lavorare da casa, rinunciando magari a qualche eccesso di stress che in questi mesi non mi ha certo aiutato. Ma non mi fermo.
Poi parla di quella che è la situazione in Italia ma soprattutto nella regione dal lui governata:
Adesso vengo però alle cose più importanti e stavolta debbo rubarvi un minuto in più rispetto ad un normale messaggio sui social. Noi dobbiamo contrastare il Covid e la sua avanzata fino a quando non ci sarà il vaccino per tutti. Ma temo serviranno ancora diversi mesi e dunque non ci sono scorciatoie.
E infine lancia un appello:
Il mio appello ve lo faccio quindi da presidente, ma anche da persona che ora sta curandosi. Per il bene che vogliamo a noi stessi e agli altri. Perché regga la nostra sanità, fatta da donne e uomini capaci di tenere insieme grande professionalità e grande umanità, e a nessuno siano precluse le cure di cui ha bisogno.Vi garantisco che io farò la mia parte fino in fondo, anche da qui, anche così.