Vicenza, donna segregata in casa e picchiata dal marito per 13 anni: scappa e lo denuncia
A Vicenza una donna viveva segregata in casa e picchiata dal marito da 13 anni. E' riuscita a fuggire e a denunciarlo
A Vicenza una donna viveva segregata in casa e veniva picchiata dal marito. La situazione andava avanti da ben 13 anni e, a seguito dell’ultima aggressione ricevuta, la donna ha finalmente trovato il coraggio di denunciare l’uomo. La donna non poteva avere rapporti con persone all’esterno della loro casa. Vittima di questa situazione è una donna pachistana di 44 anni che, a seguito di ben 13 anni in cui riceveva vessazioni sia fisiche che psicologiche, ha avuto il coraggio di denunciare. Lo ha fatto scappando e andando in ospedale. Ora è ricoverata presso il San Bartolo e si trova in una stanza protetta, dove nessuno potrà più farle del male.
VICENZA, DONNA SEGREGATA IN CASA E PICCHIATA DAL MARITO PER 13 ANNI: LA FUGA IN OSPEDALE E LA DENUNCIA
Dopo tanti anni di sofferenza questa 44enne pachistana ha deciso di porre fine a questo strazio provando a fuggire dal marito. Lo ha fatto recandosi in ospedale dove sono apparsi fin da subito evidenti i segni delle violenze subite. La donna sul corpo presenta ferite e lividi, derivanti da un’ultima feroce aggressione ricevuta in casa. L’uomo l’ha colpita con un mattarello, senza alcuna pietà. Dunque non ce l’ha fatta più ed è fuggita via.
La donna che viveva segregata in casa e picchiata dal marito da ormai 13 anni, è riuscita a denunciarlo facendosi aiutare da un cugino che parla italiano. Alla polizia la 44enne ha raccontato tutte le vessazioni che ha subito in più di un decennio. Con il marito la donna ha avuto tre figli.
Secondo quanto emerso a seguito dell’interrogatorio, la donna appare molto provata e terrorizzata dal marito, con il quale non vuole avere più alcun rapporto. Un caso del genere viene considerato come codice rosso dalla procura. L’iter da seguire sarà quello di ascoltare ancora la donna con un mediatore culturale. La 44enne poi, al fine di salvaguardarla, sarà trasferita all’interno di una struttura protetta dove si prenderanno cura di lei cercando di farle recuperare un po’ di serenità.