Uccide la sua bimba di due anni ma parla di una rapina in casa: le ultime notizie da Cremona
E' stato fermato con l'accusa di omicidio il padre della piccola Gloria la bambina di due anni uccisa a Cremona
Saranno gli esami del dna in casa e sui resti della piccola a raccontare quello che forse il padre della bambina non vuole rivelare. Saranno gli esami fatti sul cadavere della bambina di due anni a dire cosa è successo mentre suo padre parla di una rapina finita male. Una rapina durante la quale il criminale entrato nella sua abitazione non avrebbe portato via nulla e se la sarebbe presa con una bambina innocente, di soli due anni, lasciando invece in vita un potenziale testimone. Sono queste le ultime notizie che arrivano da Cremona dove un uomo avrebbe ucciso la sua bambina accoltellandola e provando poi a togliersi la vita a sua volta. Per le forze dell’ordine non ci sono dubbi: è stato lui a uccidere la piccola Gloria per vendicarsi probabilmente di sua moglie, dalla quale si era separato da poco tempo.
BAMBINA DI DUE ANNI UCCISA A CREMONA: FERMATO SUO PADRE CON L’ACCUSA DI OMICIDIO
Jacob Danho Kouao è stato fermato con l’accusa di omicidio. Per chi indaga non ci sono dubbi: è stato lui a uccidere la piccola di due anni che pare non dovesse neppure trovarsi con lui in quel momento. Le forze dell’ordine stanno mettendo insieme tutti i tasselli di questa storia per capire che cosa sia davvero successo alla piccola. Per l’uomo l’accusa è di omicidio volontario anche se lui continua a dire di esser stato seguito da un altro uomo che poi sarebbe entrato in casa, una rapina finita male, finita nel sangue visto che a morire è stata la sua bambina di due anni. Gli inquirenti non credono a questa versione dei fatti ma vanno avanti nelle indagini anche per cercare le tracce di una eventuale terza persona che possa aver fatto del male alla bambina.
Gli inquirenti hanno confermato come la bambina di due anni fosse stata affidata al genitore per qualche ora mentre la madre, una donna di 34 anni anche lei di origine ivoriana, era rimasta nella casa protetta in cui viveva da gennaio assieme alla figlioletta dopo i diverbi con il marito. L’uomo probabilmente, non era quindi molto mite verso la sua famiglia visto che si è reso necessario un provvedimento di questo tipo.
Secondo quelle che sono le ultime notizie, pare che l’uomo non vedesse la bambina da sei mesi e questo potrebbe aver scatenato in lui la voglia di vendicarsi contro sua moglie per quello che gli stava facendo. Nessuno di recente però lo aveva visto perdere il controllo: usciva la mattina per andare a lavorare e rientrava la sera. I vicini quindi ne parlano come di una persona tranquilla.