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Corruzione: arrestato Arata, consigliere di Salvini per l’energia

E' stato arrestato Francesco Paolo Arata per corruzione. Era il consulente di Salvini per l'energia

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Corruzione: è stato arrestato Arata, ex consulente di Salvini per l’energia. A finire in manette insieme a lui è stato anche il figlio Francesco. Su di loro pendono le accuse di autoriciclaggio, corruzione, intestazione fittizia di beni con l’aggravante di mafia. La Procura contesta agli Arata anche il collegamento con Vito Nicastri, imprenditore trapanese dell’eolico. L’uomo è considerato legato al boss Matteo Messina Denaro, finanziando la sua latitanza. A disporre l’arresto degli Arata è stato il gip di Palermo Guglielmo Nicastro, a seguito della richiesta della Dda sotto la guida di Francesco Lo Voi.

ARRESTATO ARATA INSIEME AL FIGLIO: ERA IL CONSULENTE DI SALVINI PER L’ENERGIA

Francesco Paolo Arata è stato arrestato insieme a suo figlio Francesco. A finire in manette sono anche i loro presunti soci, Vito Nicastri e il figlio Manlio. Arata era stato consulente per l’energia di Salvini due anni fa, contribuendo a stilare il programma della Lega.

Le indagini erano iniziate mesi fa per un giro di mazzette avvenuto alla Regione siciliana. Nicastri, nell’ambito di queste indagini, era tornato in carcere dopo i domiciliari. Infatti aveva continuato a fare affari tutt’altro che legali al di fuori del carcere. Gli Arata, secondo i pm, sarebbero i soci di Nicastri. Su tutti e quattro gli arrestati pendono le accuse di autoriciclaggio, corruzione e intestazione fittizia di beni. Ma non finisce qui, perché agli arresti domiciliari è finito invece Alberto Tinnirello, ex funzionario regionale dell’Assessorato all’Energia. Anche quest’ultimo è accusato di corruzione.

Alcune intercettazioni analizzate nei mesi di indagini rimandavano anche ad Armando Siri, ex sottosegretario alle Infrastrutture della Lega. Nel corso delle intercettazioni sarebbe emerso il pagamento di una mazzetta, in cambio della quale Siri si sarebbe impegnato a presentare un emendamento al Def riguardante gli incentivi al mini-eolico. Arata, ex consulente della Lega, aveva investito proprio in questo settore e dunque aveva degli evidenti interessi personali. Tale emendamento però non è mai stato approvato.

Dunque si tratta di un’indagine abbastanza articolata che ha portato all’arresto di Arata, ex consulente di Salvini, di suo figlio e di Nicastri con suo figlio. Le intercettazioni avrebbero fatte emergere reati legati alla corruzione, all’autoriciclaggio e all’appropriazione indebita di beni, che sono i reati contestati ai quattro. Inoltre sembra essere chiaro il coinvolgimento degli Arata negli affari dei Nicastri. Vito Nicastri viene considerato molto vicino al boss Matteo Messina Denaro, al quale finanzierebbe la latitanza. Non ci resta che attendere ulteriori aggiornamenti su questa storia.



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