Piedimonte San Germano: Gabriel Feroleto è stato strangolato con un calzino?
Il piccolo Gabriel Feroleto è stato strangolato con un calzino? Ecco la ricostruzione dei fatti a La vita in diretta
Emergono possibilità inquietanti sull’omicidio a Piedimonte San Germano del piccolo Gabriel Feroleto: il bimbo, di soli due anni, è stato strangolato con un calzino? A La vita in diretta si parla di questo drammatico caso di cronaca, facendo anche alcune domande alla compagna del padre del bimbo, Nicola Feroleto. In un primo momento ad essere indagata per il delitto era stata la madre del bimbo, Donatella Di Bona, che però ha cambiato più volte versione chiamando in causa anche l’uomo con cui aveva una relazione extraconiugale. Scopriamo qual è la ricostruzione dei fatti del programma e cosa ha detto Anna, la compagna di Nicola Feroleto, sull’accaduto.
GABRIEL FEROLETO STRANGOLATO CON UN CALZINO? ECCO LA RICOSTRUZIONE DEI FATTI
Secondo la ricostruzione fatta nel programma La vita in diretta, il piccolo Gabriel sarebbe stato strangolato sul prato. Si sarebbe trovato lì con il papà Nicola e la mamma Donatella, che stavano provando a calmarlo. A quel punto la cosa deve essere in qualche modo sfuggita di mano. L’uomo avrebbe messo un calzino intorno al collo del piccolo mentre con la mano gli teneva tappata la bocca. La mamma, dal canto suo, gli avrebbe premuto le mani sul collo. Una ricostruzione scioccante, che chiama in causa entrambi come colpevoli del delitto ai danni del loro figlio di soli due anni.
OMICIDIO GABRIEL FEROLETO A PIEDIMONTE SAN GERMANO: PARLA LA COMPAGNA DEL PADRE
A parlare dell’omicidio del bambino a La vita in diretta è stata Anna, la compagna di Nicola Feroleto, che aveva accettato la relazione dell’uomo con un’altra donna per il bene del bambino che lui aveva avuto con Donatella. Una situazione assurda, che però a quanto pare non faceva battere ciglio alla donna. E così si è espressa sull’accaduto non ritenendo il compagno in grado di commettere un gesto così brutto. La donna ha affermato nuovamente la richiesta di Nicola di fornirgli un alibi. Tornato a casa dopo la morte del bambino, l’uomo si sarebbe lavato le mani per poi chiedere ad Anna di dire che era stato insieme a lei. Inoltre quel giorno era apparso abbastanza tranquillo, consumando il suo pasto come se niente fosse fino al dolce.
DONATELLA DI BONA SUCCUBE DI NICOLA FEROLETO
L’amante dell’uomo, con il quale aveva avuto un bambino, secondo il criminologo Carmelo Lavorino sarebbe stata succube di lui. Per questo motivo potrebbe essere avallata la sua versione dei fatti, se pur modificata più volte. Essendo succube di Nicola, Donatella non sarebbe stata in grado di reagire mentre lui faceva del male a suo figlio. Dopodiché avrebbe avuto la tendenza ad autopunirsi a causa dei sensi di colpa, arrivando anche ad accusarsi stravolgendo la realtà dei fatti.