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Fabrizio Corona aggredito nel bosco di Rogoredo: voleva documentare lo spaccio

Fabrizio Corona è stato aggredito nel bosco di Rogoredo terra di spaccio a Milano. Con una telecamera nascosta voleva documentare il mondo della droga a pochi passi da Milano

Nelle ultime settimane, chi segue spesso i vari programmi televisivi che si occupano di cronaca italiana, ha visto come i giornalisti spesso finiscano in zone davvero pericolose. Zone di spaccio, di prostituzione, che sono lì da tempo ma che sembrano non interessare a nessuno. Come se in questo paese tutto fosse concesso. Tra queste zone c’è anche il bosco di Rogoredo a Milano. Tutti sanno che è una piazza di spaccio e lo sa anche Fabrizio Corona che ha deciso di fare, per una sera, il mestiere di chi indaga, un po’ iena, un po’ giornalista di inchiesta ma non è stato fortunato. L’imprenditore infatti è stato aggredito e ha testimoniato via social, quello che gli è successo la sera in cui ha deciso di provare a mostrare ai suoi followers, quello che succede nel bosco dello spaccio. La foto che apre il nostro pezzo ci mostra Fabrizio Corona dopo l’aggressione: è stato portato in ambulanza in ospedale per ricevere le cure del caso. Dal suo profilo instagram è lo stesso Corona a provare a raccontare quello che gli è successo. 

Pare che, nelle telefonate arrivate alle forze dell’ordine, chi ha chiesto aiuto abbia detto: “stanno uccidendo Fabrizio Corona” come riferisce anche Il corriere della sera. Sono state le forze dell’ordine a trovare Corona nel bosco con una ferita al volto, nulla di grave a detta dell’imprenditore. Poteva finire molto peggio questo sembra essere chiaro. 

FABRIZIO CORONA AGGREDITO NEL BOSCO DI ROGOREDO TERRA DI SPACCIO: ECCO LE ULTIME NOTIZIE 

Ecco le parole di Fabrizio Corona sui social: 

Stasera mi sono recato al Bosco di Rogoredo, patria nazionale dello spaccio italiano, dove anche la polizia si rifiuta di entrare. Mentre le uniche inchieste realizzate sono state fatte di giorno da giornalisti accompagnati da polizia di scorta a circondare la zona, Io mi sono recato lì solo con un operatore e un fonico per raccontare il parallelismo della mia tossicodipendenza e quella che colpisce l’Italia e la povera gente che vede uno stato inerme e una polizia disinteressata. Tutto questo solo per raccontare in maniera oggettiva, come ho sempre fatto, la realtà. Ora, in questo momento ringrazio Dio per aver protetto mio figlio Carlos Maria.

Come ha documentato lo stesso Fabrizio Corona sui social, quello che doveva mostrare e documentare, sarebbe poi andato in onda a Non è l’arena il programma di Massimo Giletti in onda il 16 dicembre 2018 in prime time. E lo vedremo lo stesso anche se non sappiamo quanto abbia potuto riprendere Fabrizio Corona visto che è stato aggredito. 



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