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L’omicidio di Maria Tanina: il personal trainer aveva un complice? Sta coprendo qualcuno? I dubbi della famiglia a Chi l’ha visto

L'omicidio di Maria Tanina: il personal trainer aveva un complice? Sta coprendo qualcuno? La famiglia di Tanina pensa che la verità su questa vicenda non sia ancora stata raccontata: ecco l'appello da Chi l'ha visto

Nella puntata di Chi l’ha visto in onda il 17 ottobre 2018, i familiari di Maria Tanina Momilia, la donna uccisa a Fiumicino la scorsa settimana, chiedono di poter parlare. Lo fanno perchè hanno una convinzione: Andrea De Filippis, il personal trainer che ha confessato l’omicidio di Tanina sta nascondendo qualcosa. I familiari della donna non hanno dubbi: pensano che non sia stato lui a uccidere Tanina, e iniziano a credere che l’uomo abbia confessato solo per proteggere qualcuno.

Ma è davvero possibile che Andrea abbia avuto un complice in questa storia o che si stia prendendo la colpa per proteggere un’altra persona? Per i familiari di Tanina è impensabile pensare che, un uomo forte come lui abbia preso un peso per colpire la donna mentre poteva ucciderla in altro modo. E poi perchè soffocarla con un sacchetto quando avrebbe potuto darle un colpo di grazia fatale? Inoltre, secondo il padre di Tanina, intervenuto insieme agli altri familiari nella trasmissione di Rai 3, sua figlia era troppo forte fisicamente per essere bloccata da una persona sola.

OMICIDIO MARIA TANINA MOMILIA: E’ STATO DAVVERO IL PERSONAL TRAINER AD AMMAZZARLA? I DUBBI DELLA FAMIGLIA 

Nel corso della trasmissione, è intervenuto anche il legale difensore di De Filippis, Cristian Milita, che non si capacita di come abbia potuto commettere il crimine. «Lo conosco da tanti anni – spiega l’avvocato – perché l’ho assistito nella sua causa di separazione. Ha ammesso totalmente le sue responsabilità, ha riferito circa la lezione che è avvenuta quella maledetta domenica e della lite. Allo spintone di Tanina, De Filippis ha reagito prendendo dallo sgabuzzino un manubrio di cinque chili. Per chi lo conosce come me da alcuni anni è incredibile, perché ha un alto self control. Il tutto è successo per un raptus che nemmeno lui si sa spiegare. Dice: ‘Il colpo subito alla spalla non certo fortissimo mi ha dato la reazione tipica del karateca che reagisce all’attacco ma prende un attrezzo’». 

L’uomo dopo aver ucciso Tanina sarebbe andato a pranzo dalla madre e poi al cinema.

«Ci sta poca lucidità in questo omicidio e c’è una complicità. Se qualcuno sa qualcosa che parlasse, che si facesse coraggio. Vogliamo la verità», l’appello della famiglia che ha diversi dubbi anche sulla modalità dello spostamento del corpo dalla palestra in pieno giorno. E’ possibile che nessuno abbia visto nulla?



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