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La strana storia di Giuseppe Niccolini, l’uomo con la doppia vita: è davvero morto o qualcuno lo ha sequestrato?

La strana storia di Giuseppe Niccolini, l'uomo con la doppia vita: è davvero morto o qualcuno lo ha sequestrato? Ecco l'assurda storia dell'uomo che viveva tra Grosseto e la Polonia con una doppia vita e due famiglie

Nella puntata di Chi l’ha visto in onda il 17 ottobre 2018 per la prima volta la redazione ha deciso di raccontare, con la voce di Federica Sciarelli, una storia molto particolare. E’ la storia di Giuseppe Niccolini un uomo di Grosseto che, da trent’anni, viaggia tra la Toscana e la Polonia per motivi di lavoro. L’uomo, più di 30 anni fa, deciso di investire alcuni soldi in una cittadina della Polonia a pochi chilometri da Varsavia. Alla sua famiglia italiana aveva raccontato di aver acquistato un ristorante italiano, pare avesse anche delle quota di un supermercato e di un locale notturno. Giuseppe ha due figlie e una moglie che lo aspetta a casa ogni qual volta torna in Italia. Tutto però cambia qualche mese fa quando la famiglia di Giuseppe riceve una strana telefonata. Pare che l’uomo abbia avuto un incidente ma non vuole rientrare in Italia. Giuseppe, dice a sua figlia, con la voce rotta, di aver un figlio di 20 anni anche in Polonia e una compagna.

Una verità che sconvolge la famiglia italiana dell’uomo. Sua moglie intervistata dai giornalisti di Rai 3 spiega: “Io sono sempre stata tranquilla non avrei mai pensato che avesse un’amante. Tra l’altro, dopo la nascita delle nostre figlie, mi disse che era diventato impotente, che non potevamo avere rapporti e quindi era sicura che non ne avesse neppure con altre donne. Poi ho scoperto invece che aveva un figlio.” Ma la storia, con questa rivelazione, è solo all’inizio.

Le donne di casa Niccolini cercano di scoprire qualcosa in più ma, poco tempo dopo, ricevono sui loro cellulari una fotografia: è la tomba di Giuseppe che, sarebbe morto, per motivi di salute. La vita di questa famiglia cambia all’improvviso. Ricevono un certificato di morte dalla Polonia, portato in Italia da alcuni ragazzi che pare conoscevano la famiglia di Niccolini in Polonia. Sul certificato, c’è anche scritto che Giuseppe e sua moglie avevano divorziato ma non è così. La famiglia quindi cerca di metabolizzare questa notizia fino a quando non succede un altro fatto che porta l’angoscia a Grosseto.

LA STORIA DI GIUSEPPE NICCOLINI DI GROSSETO: L’UOMO E’ DAVVERO MORTO IN POLONIA O QUALCUNO LO STA TENENDO PRIGIONIERO CONTRO LA SUA VOLONTA’?

Arriva infatti un giorno sotto casa della famiglia Niccolini un ragazzo che racconta: “Mi ha mandato il maestro ( Giuseppe viene chiamato così in Polonia per via della pizza, che fa con grande maestria) lo tengono sequestrato, è prigioniero, lui non è morto“. Queste le parole del giovane che non vuole dire chi sia, pare abbia paura di essere ucciso. I familiari denunciano subito i fatti ma la questione viene archiviata a Grosseto, non essendo di competenza. Per questo motivo le figlie di Giuseppe, sua nipote e sua moglie hanno deciso di metterci la faccia: chiedono che la tomba dove dovrebbe essere seppellito l’uomo venga aperta per avere una prova tangibile che davvero il loro amato papà sia morto.

Secondo quanto si legge sul certificato di morte, Giuseppe Niccolini sarebbe morto il 20 aprile del 2018.



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