Caso Yara, Massimo Bossetti scrive ai giornalisti Mediaset: “In carcere a vita da innocente”
Caso Yara, Massimo Bossetti scrive ai giornalisti Mediaset: "In carcere a vita da innocente". Ecco le sue parole nella lettera inviata al giornalista di News Mediaset
Massimo Giuseppe Bossetti è un uomo distrutto: lo hanno raccontato i suoi legali poche ore dopo la notizia della conferma, in corte di Cassazione, dell’ergastolo per l’omicidio di Yara Gambirasio. Bossetti continua a proclamarsi innocente anche se dovrà scontare a sua pena in carcere con l’accusa di essere uno spietato assassino, di aver ucciso una ragazzina di tredici anni. Dal carcere di Bergamo, dove per il momento è ancora rinchiuso, Bossetti ha deciso di far sentire la sua voce scrivendo una lettera a uno dei giornalisti di News Mediaset che da sempre segue la sua vicenda. Poche le righe inviate a Enrico Fedocci, una lettera scritta di suo pugno nella quale, ancora una volta, si proclama innocente.
MASSIMO BOSSETTI SCRIVE UNA LETTERA DAL CARCERE E CONTINUA A PROCLAMARSI INNOCENTE
“Caro Enrico, fai giungere a tutti la voce di un innocente condannato al carcere a vita senza MAI potersi difendere. Questa non è una cosa da paese civile. Io sono INNOCENTE e lo griderò finché avrò voce”. Poche righe scritte a mano su un foglio bianco. Massimo Giuseppe Bossetti dalla cella scrive all’inviato di News Mediaset Enrico Fedocci e si proclama ancora una volta innocente.
“MAI smetterò di lottare con i miei avvocati che mi difendono per sincera convinzione e amore di Giustizia – scrive ancora il 48enne – per dimostrare la mia INNOCENZA!!”
Bossetti Massimo
Ma c’è un’altra lettera che Bossetti ha scritto in questi giorni nella sua cella: è indirizzata ai genitori di Yara. Gli avvocati di Bossetti, intervenuti in diverse trasmissioni prima della sua condanna, avevano rivelato che Bossetti aveva lasciato due biglietti, uno per loro e uno per i genitori della ragazzina di Brembate assassinata nel novembre del 2010. I genitori di Yara non hanno commentato le ultime notizie dopo la cassazione e probabilmente non commenteranno neppure questa lettera, anche se non sappiamo se al momento è stata consegnata ai Gambirasio.