Alcune famiglie rifiutano i funerali di stato dopo il crollo del Ponte Morandi a Genova
Alcune famiglie rifiutano i funerali di stato dopo il crollo del Ponte Morandi a Genova. Le ultime notizie
Lo stato avrebbe dovuto esserci prima, non dopo. E’ questa l’idea di alcune famiglie delle vittime, delle persone morte dopo il crollo del Pronte Morandi a Genova. Molti dei parenti delle vittime hanno quindi ritenuto che i funerali di stato fossero una pagina ipocrita da scrivere in questa vicenda e hanno deciso di tenere il dolore per il loro privato, rinunciando ai funerali di stato per i loro cari. Hanno quindi detto no ai funerali di stato che saranno celebrati sabato mattina a Genova, alla presenza delle più alte cariche del Governo e hanno chiesto di poter riportare i loro cari a casa, per un saluto riservato. Uno dei 4 ragazzi di Torre del Greco morti durante il crollo, tramite social ha scritto: “Non vogliamo dei funerali farsa per i nostro ragazzi“.
IL DOLORE DELLE FAMIGLIE DELLE VITTIME: NO AI FUNERALI DI STATO, NO AI FUNERALI FARSA
Per far sentire la loro voce, molti parenti delle vittime hanno scelto i social, per dire la loro.
“Mio figlio non diventerà un numero nell’elenco dei morti causati dalle inadempienze italiane, farò in modo che ci sia giustizia per lui e per gli altri: non dobbiamo dimenticare”. Lo ha scritto su Facebook Roberto, il padre di Giovanni Battiloro. “Non vogliamo un funerale farsa, ma una cerimonia a casa, nella nostra chiesa a Torre del Greco. E’ un dolore privato e non servono passerelle. Da oggi inizia la nostra guerra per la giustizia, per la verità: non deve più accadere“, ha concluso. A Genova, per ricordare i 4 ragazzi morti, ci saranno quindi 4 fotografie.
I parenti dei 4 ragazzi campani non sono stati i soli a dire no ai funerali di stato. “Quelle cose pubbliche non mi piacciono”, ha detto Anna Timossi, la madre della 34enne Elisa Bozzo. Le sue esequie si terranno sabato alle 11 ma nella chiesa di Sarissola.
I funerali di stato a Genova saranno celebrati sabato mattina.