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Sono morti i tre alpinisti dispersi sul Monte Bianco: la storia di Luca, Alessandro ed Elisa

Sono morti i tre alpinisti dispersi sul Monte Bianco: la storia di Luca, Alessandro ed Elisa. Ecco le ultime notizie

Non ce l’hanno fatta i tre alpinisti dispersi sul Monte Bianco. Gli esami autoptici forse ci racconteranno la loro storia, la storia di tre ragazzi che erano partiti per questa avventura per festeggiare un compleanno e che purtroppo non torneranno a casa. Ieri sono stati individuati i corpi di Alessandro, Luca ed Elisa, tre giovanissimi ragazzi che avevano deciso di conquistare la montagna.

Il corpo di Alessandro e quello di Elisa non sono stati ritrovati ma è quasi certo che anche loro siano morti tragicamente, manca purtroppo solo la conferma nel ritrovamento dei corpi. 

RITROVATI I CADAVERI DEI TRE ALPINISTI DISPERSI SUL MONTE BIANCO: LE ULTIME NOTIZIE 

Con il passare delle ore i soccorritori avevano perso le speranze di ritrovare i tre ragazzi ancora in vita. E il 10 agosto, purtroppo, anche l’illusione di poter arrivare in tempo si è scontrata con la cruda realtà.  Il corpo di Luca Lombardini è stato recuperato dopo tre giorni di ricerche sul versante francese del massiccio del Monte Bianco. Ci vorrà del tempo per individuare con precisione e trasferire nella camera mortuaria di Chamonix anche i resti di Alessandro, ventottenne, e di Elisa Berton, 27 anni. I continui crolli di rocce ai piedi della parete rocciosa mettono a rischio l’incolumità dei soccorritori. Per circoscrivere l’area delle ricerche è stato usato lo stesso strumento che consente di ritrovare i telefoni smarriti. 

 Sarebbero caduti da un’altezza di circa 300 metri, nella zona della Petite Aiguille Verte. I tre erano verosimilmente legati in cordata. Dal corpo di Luca partiva una corda che però, al momento, i soccorritori non sono riusciti a seguire in quanto le condizioni per continuare erano completamente proibitive, a causa di continue piccole frane.  Nelle prossime ore probabilmente arriveranno altre notizie in merito al recupero dei corpi degli altri due ragazzi. Bisognerà attendere delle condizioni meteo migliori per portare a termine il recupero delle salme. 

E’ stato complicato individuare il corpo del ragazzo nonostante sul cellulare ci fosse attiva la localizzazione che ha permesso ai soccorritori di individuare almeno il perimetro nel quale cercare. L’elicottero della Sécurité civile si è spinto così a sorvolare la crepacciata terminale della Petite Aiguille Verte (3.512 metri), sul versante affacciato al ghiacciaio dei Rognons. Verso le 11 è stato avvistato il cadavere, in parte già dentro la fessura della montagna, tra roccia e ghiaccio. Alle 13 il corpo di Luca è stato recuperato con il verricello. 



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