Vicenza, uccide un uomo in strada e poi scappa in auto. Suicida il presunto killer
Vicenza, uccide un uomo in strada e poi scappa in auto. Suicida il presunto killer. Ecco le ultime notizie
Una brutta storia quella che arriva dalla provincia di Vicenza. Una storia di quelle che non si vorrebbero mai raccontare. Un uomo di 39 anni, Enrico Faggion, è stato ucciso a Trissino (Vicenza) con cinque colpi di arma da fuoco. Prima di sparare, il presunto omicida, Giancarlo Rigon, 59 anni, ha avvicinato la vittima costringendola a scendere dalla sua auto, una Kia. Il killer è poi scappato a bordo di una Mercedes. La sua fuga è durata poco: il 59enne, infatti, si è suicidato con la stessa pistola usata contro Faggion. Queste le prime notizie in merito alla ricostruzione fatta dalla forze dell’ordine dopo i fatti accaduti. Il movente dell’omicidio, secondo quello che si legge oggi sui giornali veneti, sarebbe da ricercare nel passato della vitta. Pare che ci fosse un debito collegato ad una violenta rapina avvenuta la sera dell’8 marzo 2005 a Castelgomberto.
OMICIDIO A VICENZA: ENRICO FAGGION MUORE UCCISO PER STRADA. IL PRESUNTO KILLER DOPO LA FUGA SI SAREBBE UCCISO
Dopo un violento litigio, l’assassino ha estratto una pistola e ha fatto fuoco cinque volte. Secondo i media locali, Faggion si sarebbe dovuto sposare l’8 agosto. Giancarlo Rigon era un orafo. Nella sua vettura c’era un biglietto in cui impartiva alcune disposizioni per la sua sepoltura, senza altri riferimenti. Le indagini, tra le altre piste, seguono quella di un contrasto tra i due dovuto a motivi economici.
Il giornalista, Diego Neri, sul Giornale di Vicenza, racconta quello che dovrebbe essere il movente di questo omicidio:
La famiglia Faggion, titolare di una gioielleria in centro al paese, aveva subito un agguato da una banda armata che arraffò preziosi per almeno 100 mila euro. Successivamente la gang fu catturata ma la refurtiva non fu mai trovata. Le vittime furono risarcite dall’assicurazione. Il killer, Giancarlo Rigon, però, avrebbe lamentato che parte della refurtiva l’aveva data lui in conto visione al negozio, e pretendeva la sua parte di risarcimento. Avrebbe atteso 13 anni, e ieri ha sparato, uccidendo Enrico Faggion.
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