Caso Roberta Ragusa ultime notizie sentenza: Antonio Logli condannato a 20 anni
Caso Roberta Ragusa ultime notizie sentenza: per Antonio Logli è il giorno della verità. Le ultime notizie nel giorno della sentenza il 14 maggio 2018
Pochi minuti prima delle 18 arriva la sentenza di secondo grado: Antonio Loglio viene condannato a 20 anni. Confermata la sentenza di primo grado. Lasciate le stesse misure cautelari per cui Antonio Logli non va in carcere.
Da anni Antonio Logli continua a dire di essere innocente. Da anni Antonio Logli dice di non avere nulla a che fare con la scomparsa di Roberta Ragusa. E allora che fine ha fatto sua moglie? Perchè dopo esser scomparsa in una fredda notte di sei anni fa la donna non si è più fatta viva con la sua famiglia, con i suoi due figli che erano ancora minorenni quando lei è scomparsa nel nulla? Oggi un altro giorno fondamentale in questa storia: sta per arrivare la sentenza per il processo di secondo grado che vede Logli imputato con l’accusa di aver ucciso sua moglie e di aver poi occultato il suo cadavere. Ricordiamo che Logli è stato già condannato in primo grado. Oggi 14 maggio 2018 la sentenza del processo di secondo grado, un processo molto particolare che ha rivelato anche delle sorprese. I due figli di Logli infatti sono scesi in campo schierandosi dalla parte dell’uomo dicendo che Antonio, il loro papà, mai avrebbe potuto fare del male a Roberta.
Poche ore al secondo verdetto sulla scomparsa di Roberta Ragusa, l’imprenditrice di Gello (San Giuliano Terme) svanita nel nulla in una notte di gennaio di sei anni fa. Intanto davanti al Palazzo di Giustizia di Firenze, dove davanti alla Corte di assise si celebra il secondo grado di giudizio (ancora in abbreviato, quindi senza la presenza del pubblico), c’era una vera è propria ressa di telecamere in attesa dell’arrivo di Antonio Logli, il marito di Roberta Ragusa. L’uomo è arrivato in tribunale e non ha risposto alle domande dei giornalisti. Negli ultimi anni ha parlato solo qualche mese fa dopo aver vinto il ricorso contro il comune di Pisa. In occasione del suo primo giorno di lavoro in comune il Logli si era lasciato andare a delle dichiarazioni, ribadendo di non essere il colpevole in questa vicenda e di non aver nulla a che fare con la scomparsa e la presunta morte di sua moglie.
CASO ROBERTA RAGUSA ULTIME NOTIZIE: QUANDO ARRIVERA’ LA SENTENZA? IL 14 MAGGIO 2018 IL GIORNO DELLA VERITA’ PER ANTONIO LOGLI
Potrebbe essere una sessione molto più snella quella di oggi. Antonio Logli, condannato in primo grado a 20 anni per l’omicidio della moglie e la distruzione del suo cadavere, attende “sereno” l’esito della camera di consiglio della Corte d’assise. Ricordiamo che in questo processo ci sono due giudici togati: Cannizzaro presidente, Mugnaini a latere e quattro popolari. Nelle pochissime interviste rilasciare prima di questa sentenza, Logli si è sempre detto sereno e ha sempre ribadito la sua innocenza.
Per Logli questo è il secondo, dopo la condanna in primo grado a vent’anni emessa dal tribunale di Pisa il 21 dicembre del 2016. Stavolta c’e’ in ballo pure la sua liberta’ personale. La Corte d’appello di Firenze dovrà infatti decidere sulla conferma della sentenza di primo grado, chiesta dal pg Filippo Di Benedetto, ma anche sull’applicazione della misura di custodia in carcere. Attualmente Logli non può allontanarsi da casa nelle ore notturne né espatriare. Logli ha comunque potuto lavorare nel comune di Pisa e restare a casa sua per gli arresti domiciliari.
La sentenza dovrebbe arrivare nel primo pomeriggio di oggi. Il pm Filippo Di Benedetto ha chiesto la conferma dei 20 anni inflitti in primo grado dal Tribunale di Pisa il 21 dicembre 2016 (omicidio volontario e distruzione di cadavere) con l’aggiunta dell’arresto immediato per Logli. Secondo la difesa di Logli invece, questo processo non si può chiudere con una condanna. Non si può dimenticare che condannare significherebbe non avere dubbi su quello che è successo a Roberta e sul fatto che Logli sia sia il suo assassino. Per i legali dell’uomo, questo ragionevole dubbio esiste ed è per questo che il loro assistito, non merita di essere condannato.
E intanto della povera Roberta sia continua a dire che se ne sia andata in America, che si sia rivolta a una agenzia per scomparire e che adesso starà prendendo il sole in attesa che suo marito paghi per tutto il male che le ha fatto. E’ possibile credere a una versione simile?