Omicidio Pamela ultime notizie, Oseghale cambia versione: “L’ho trovata morta nel trolley”
Omicidio Pamela ultime notizie, Oseghale cambia versione: "L'ho trovata morta nel trolley". Le ultime notizie sul caso
In questa settimana si è parlato molto di una intercettazione che avrebbe dimostrato la colpevolezza di Oseghale Innocent nel caso dell’omicidio di Pamela Mastropietro. L’intercettazione però a quanto pare, non esiste e l’uomo non ha mai ammesso di aver ucciso Pamela. Oggi arriva una nuova versione, un altro racconto di quello che sarebbe accaduto nella casa di Macerata dove Pamela è stata vista entrare sulle sue gambe e uscire in due valigie. Oseghale continua a dire di non avere nulla a che fare con l’omicidio della 18enne romana scappata da una comunità di recupero. E cambia il racconto: è uscito di casa che Pamela era ancora vita, quando è tornato, l’ha trovata morta.
OMICIDIO PAMELA MASTROPIETRO: LA NUOVA VERSIONE DI INNOCENT OSEGHALE DAL CARCERE DI ASCOLI PICENO
La nuova versione raccontata a chi indaga: “Sono uscito per vendere marijuana ad una persona che mi aveva chiamato. La ragazza l’ho lasciata viva a casa, con Desmond. Quando circa 3-4 ore dopo sono tornato a casa, l’ho trovata già dentro le valige“.
L’uomo quindi allontana da se anche le accuse di aver fatto appezzi il cadavere della povera Pamela e fornisce la sua versione dei fatti: “Mi ha detto che la ragazza era stesa sul letto, dopo aver assunto eroina, e che, sebbene non stesse bene, si stava comunque riprendendo – ha spiegato l’avvocato di Oseghale -. L’altro, Desmond Lucky (anche lui in carcere, ndr) era invece steso sul divano. Non c’era nessun altro“. Oseghale sarebbe uscito per andare a spacciare marijuana. “Dice che quando è tornato nell’abitazione diverse ore dopo, la ragazza era già stata chiusa nelle valige”.
Bisogna ricordare che le altre due persone coinvolte in questa vicenda avevano detto, non solo di non esser state in quella casa il giorno dell’omicidio di Pamela ma anche di non conoscere Oseghale, anche se i loro racconti sono confusi e non sembrano corrispondere con quello che dicono le prove: dalle celle telefoniche, ai tabulati, passando per i video che mostrano parte di quello che è successo il giorno in cui Pamela è stata uccisa.