La morte di Davide Astori: prime pagine dei quotidiani ricordano il capitano della Fiorentina
La morte di Davide Astori: prime pagine dei quotidiani ricordano il capitano della Fiorentina. Ecco le immagini delle prime pagine dei quotidiani sportivi di oggi 5 marzo 2018
Doveva essere una giornata di sport quella del 4 marzo 2018. E’ diventata la giornata del lutto. Alle 9,33 Davide Astori non si presenta alla colazione con la squadra: lo vanno a cercare in camera, non è da lui. Davide Astori è morto nel sonno, un arresto cardiaco ci dicono, oggi veniamo a sapere che potrebbe aver avuto un problema genetico mai diagnosticato prima. Il dolore per la morte di Davide fa il giro dell’Italia e del mondo. Tutti piangono il calciatore per bene, l’uomo, il capitano. Dalla Fiorentina alla Roma passando per il Cagliari e ancora la Spagna, l’Inghilterra. Hanno tutti un pensiero per Davide, un uomo di altri tempi, così lo descrivono i suoi amici, i suoi colleghi, i compagni. Oggi il volto sorridente di Davide è sulle prime pagine di tutti i giornali di sport, dei nostri quotidiani ma anche di quelli di tutta Europa. Davide se ne va in silenzio. Lascia la sua adorata compagna Francesca Fioretti, e la sua piccola Vittoria. Anche oggi il nostro pensiero è per loro e per la famiglia di Davide che affronta un lutto imprevisto e inaspettato.
LE PRIME PAGINE DEI QUOTIDIANI DI SPORT OGGI 5 MARZO 2018 DOPO LA MORTE DI DAVIDE ASTORI
Ce lo ricorderemo con la sua barba lunga, con il baffo, con gli occhi grandi e la voglia di lasciare il segno con la Fiorentina. Oggi avrebbe dovuto firmare il rinnovo del suo contratto. Oggi invece Davide torna a casa. Un figlio, un uomo, un papà scrivono sulle prime pagine dei giornali sportivi oggi i titolisti che ricordano un grande uomo prima che un grande calciatore. Ciao Davide, Ciao capitano: non servono altre parole, in questi casi, spesso, sono parole inutili. Nessuno potrà ridare Davide alla sua Francesca, la piccola Vittoria potrà conoscere e ricordare il sui papà con le immagini della loro vita di famiglia, con le immagini delle partite di cui è stato protagonista.
E il giorno dopo sono tante le persone che si chiedono come sia possibile: un calciatore che viene visitato almeno una volta alla settimana, che fa una vita regolare. Tutto purtroppo è possibile in questa vita. Siamo appesi a un filo che può spezzarsi in qualsiasi istante e spesso ce ne rendiamo conto solo quando è tardi. Davide forse, è morto perchè aveva un problema genetico. Se ci fosse stato qualcuno con lui in quella camera si sarebbe potuto salvare? Tante le domande per le quali, almeno oggi, non abbiamo una risposta ma solo tanto dolore e rabbia per l’addio a un uomo che voleva essere un pare, un figlio, un uomo e un calciatore.