Il mistero della donna morta ad Arquata Scrivia: ritrovata dal figlio con i polsi legati da fascette
Il mistero della donna morta ad Arquata Scrivia: ritrovata dal figlio con i polsi legati da fascette. Ecco le ultime notizie sul caso
E’ un vero giallo quello che arriva dalla provincia di Alessandria. Una donna di 71 anni, Iginia Fabbri è stata trovata in casa dal 118 con i polsi legati e in stato di semi incoscienza, è morta durante i soccorsi. Le ricostruzioni su questa vicenda però al momento, sono diverse e raccontano modalità anche differenti. Il fatto è accaduto nella serata del 6 febbraio 2018 ad Arquata Scrivia (Alessandria), tra il Piemonte e la Liguria. A trovarla e a dare l’allarme è stato il figlio, in località Pessino. La causa della morte sarebbe da attribuire a ipotermia. Sul posto i carabinieri del Reparto Operativo Nucleo Investigativo e di Novi Ligure e Arquata Scrivia, con il magistrato di turno. La donna non era imbavagliata e, secondo quanto si è appreso, non era residente in quell’abitazione che sarebbe la seconda fase di famiglia. Nelle ultime ore però, grazie anche a indiscrezioni giornalistiche, si è appresa la versione del figlio della donna. L’uomo avrebbe spiegato che è stato lui a ritrovare la madre in casa, avrebbe poi chiamato i soccorsi ma non ci sarebbe stato nulla da fare, sempre lui, avrebbe rotto le fascette da elettricista con i quali qualcuno avrebbe legato i polsi di sua madre. Ma che cosa ci faceva la donna in quel posto? IL MISTERO DELLA MORTE DI IGINIA FABBRI: MORTA DI IPOTERMIA? PERCHE’ I POLSI LEGATI?
Secondo quanto ha raccontato il figlio di Iginia, la donna gli aveva chiesto di essere accompagnata presso una casa che era in loro possesso ma dove non abitavano tanto che non c’erano neppure gli allacciamenti del gas o della luce. L’uomo avrebbe accompagnato sua madre sul posto, ad Arquata appunto e poi non sarebbe però rientrato la sera a prenderla ma pare, sia tornato a prenderla, solo il giorno dopo. Proprio questo lascia qualche dubbio: perchè la donna avrebbe dovuto dormire in una casa in cui non c’era modo neppure di riscaldarsi? Non è estate e ad Arquata, come mostrano anche le immagini dell’esterno dell’abitazione, la neve non manca. Inoltre la casa era vuota, dopo la morte del marito di Iginia infatti, lei e suo figlio si erano trasferiti altrove e la casa era in vendita.
LE ULTIME NOTIZIE SUL CASO-Dall’autopsia, che dovrebbe essere disposta dal magistrato, potranno arrivare alcune risposte per fare luce su quanto è avvenuto quel pomeriggio di neve, pioggia e gelo, all’interno dell’abitazione della famiglia. A trovare la donna, in stato di semi incoscienza, è stato il figlio, Mauro Traverso, 45 anni. La donna era stesa su una brandina, nel locale di ingresso della villa, con i polsi legati da un laccio di plastica , tipo fascette, quelle che usano gli elettricisti. Era vestita normalmente, giacca e maglione indosso. La casa è stata posta sotto sequestro. Ieri i carabinieri del nucleo investigativo hanno effettuato i rilievi per cercare qualche traccia, il segno di un’auto nel cortile, quelli della forzatura della serratura. Hanno anche chiesto di acquisire le immagini delle videocamere di sorveglianza della zona per trovare qualche indizio utile alle immagini, un dettaglio, un’ombra di un passaggio in quella frazione isolata.
Non si esclude nessuna ipotesi, la più accreditata potrebbe essere quella della rapina finita male. Dei ladri potrebbero essersi introdotti in casa e non avendo trovato nulla, potrebbero aver legato la donna con le fascette. Visto che però in casa non c’era il riscaldamento, la donna sarebbe morta in seguito all’ipotermia. Al momento non ci sono indagati. Si cerano nella villa le prove utili per risolvere questo giallo.