Treno deragliato a Pioltello: tra le vittime Giuseppina, era al telefono con sua madre prima di morire
Prima di morire Giuseppina Pirri ha chiamato sua madre per dirle che il treno stava deragliando. Le storie delle vittime dell'incidente di Pioltello che ha coinvolto un treno di Trenord
“Scappa” è questa l’ultima parola che la madre di Giuseppina Pirri è riuscita a dire al telefono a sua figlia. Giuseppina ha pensato subito a lei, ha pensato a chiamare sua madre quando si è resa conto che stava succedendo qualcosa su quel maledetto treno che aveva preso come ogni mattina per andare a lavorare; alla madre stava spiegando che c’era qualcosa di brutto, che il vagone dove lei si trovava era uscito dai binari. Sua madre non sapendo che cosa altro dire le aveva suggerito di scappare, mai avrebbe potuto immaginare che quella sarebbe stata l’ultima telefonata fatta a sua figlia. Giuseppina non era sposata, viveva con i suoi genitori che sono distrutti dal dolore. Alla 9,30 di questa mattina hanno poi ricevuto la seconda chiamata che cambierà per sempre la loro vita, quella delle forze dell’ordine che li informavano sul decesso della loro figlia.
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IL RACCONTO DEL PADRE DI GIUSEPPINA AI MICROFONI DEI GIORNALISTI-“Uno si alza la mattina per andare a lavorare, la vita è così, non so cosa dire. Mia figlia stava andando a lavoro, era una grande lavoratrice. Doveva arrivare a Sesto San Giovanni” queste le parole del padre di Giuseppina ai giornalisti che lo hanno intercettato davanti all’ospedale di Milano. Il padre di una delle tre vittime conferma che la figlia era al telefono con sua moglie mentre il treno deragliava. “Abbiamo capito che le era successo qualcosa subito, purtroppo quando l’hanno estratta dalle lamiere, non era più nemmeno riconoscibile” ha detto il padre della ragazza, aveva 38 anni Giuseppina e oggi, come faceva tutti i giorni, aveva preso il treno per andare a lavorare. Il papà di Giuseppina ha raccontato che sua figlia si lamentava sempre per il fatto che i treni fossero spesso rotti e non funzionanti, oltre al fatto che erano stracolmi.
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