Il piccolo Edoardo sopravvissuto alla slavina del Rigopiano racconta le ore al buio con gli altri bambini
Il piccolo Edoardo sopravvissuto alla slavina del Rigopiano racconta le ore al buio con gli altri bambini. Ecco il suo racconto
Sono parole che fanno davvero stringere il cuore quelle del piccolo Edoardo. Il bambino sta bene, è stato un vero eroe insieme ai suoi amichetti, i bambini che aveva conosciuto da giorni nell’Hotel Rigopiano dove si trovava in vacanza con i suoi genitori. Edoardo ancora non sa che cosa è successo davvero in quell’Hotel, non sa che non potrà mai più riabbracciare i suoi genitori, entrambi purtroppo morti sotto le maceri di quel che resta dell’albergo. E allora parla con i medici, parla con i giornalisti e racconta quello che è accaduto dopo la slavina che ha cancellato tutto. “Ho pensato alla mia mamma“: questo dice Edoardo Di Carlo, 10 anni, rivivendo le ore terribili trascorse sotto la neve e le macerie dell’hotel Rigopiano. Il piccolo superstite, estratto vivo dai soccorritori, ancora non sa di aver perso entrambi i genitori. Al quotidiano “Il Messaggero” ha raccontato i suoi due giorni trascorsi nella sala del biliardo con altri due bimbi: “Eravamo soli, abbiamo pianto tantissimo”.
E come non comprendere le lacrime di quei bambini che si sono ritrovati da soli, senza sapere che cosa ne sarebbe stato di loro. Dei piccoli eroi che qualcuno ha protetto e che gli angeli, i soccorritori, hanno poi salvato tra i primi. Samuel e Gianfilippo, di 8 anni, e Ludovica, di 6. Edoardo è ancora in ospedale, nel reparto di Pediatria del Santo Spirito di Pescara; con lui, instancabilmente e ininterrottamente ci sono gli zii e i fratelli maggiori Piergiovanni e Riccardo. Ancora non sa, il piccolo, di aver perso, in quell’hotel, la mamma e il papà. “Noi non gli chiediamo nulla di quanto ha passato e lasciamo che sia lui a tirar fuori quello che ha passato” spiega la zia, straziata dal dolore ma infinitamente orgogliosa di quel piccolo gigante: “E’ uno scugnizzo dotato di grande sensibilità, è un bimbo eccezionale”.
Purtroppo è successo davvero di tutto nelle ore successive ai primi soccorsi. I familiari di Edoardo avevano anche saputo che tutta la famiglia si era salvata ma poi purtroppo, nel giro di poche ore sono arrivate altre notizie. Il piccolo Edoardo racconta anche un’altra cosa: sentivano una donna piangere, lui sperava fosse la sua mamma e pregava, e pensava a lei. E poi c’era la piccola Ludovica da coccolare. Lei che ha solo sei anni aveva paura, così, racconta il coraggioso Edoardo, noi più grandi la tenevamo in braccio, abbiamo raccontato delle favole.
Ma ci sono stati anche molto attimi di disperazione in cui i bambini hanno pianto, non sapendo quello che stava accadendo e che cosa ne sarebbe stato di loro. E poi finalmente l’abbraccio dei soccorritori che hanno slavato i bambini portandoli fuori da quell’inferno.