Omicidio Seriate ultime notizie: ritrovato il taglierino ma anche un paio di guanti
Le ultime notizie sull'omicidio di Gianna del Gaudio con il ritrovamento del taglierino ma non solo. Ci sarebbero anche dei guanti insanguinati in un sacchetto della spesa
Ultime notizie da Seriate con nuove indiscrezioni che svelano quello che sta succedendo. Gianna del Gaudio potrebbe esser stata uccisa con un taglierino, un cutter, e questa arma del delitto potrebbe esser stata ritrovata nelle siepi a pochi metri da casa della professoressa. Ma ci sono altre novità clamorose che riguardano questo ritrovamento: a quanto pare quest’arma, il cutter, potrebbe esser stato ritrovato in un sacchetto, una classica busta della spesa. Questo vuol dire, che se davvero quella è l’arma usata per uccidere Gianna, la persona che ha commesso l’omicidio aveva anche un sacchetto in cui nascondere il coltello ma non finisce qui. Infatti, il cutter, sarebbe stato ritrovato in questo sacchetto anche con dei guanti, guanti che, secondo le indiscrezioni giornalistiche di queste ultime ore, sarebbero insanguinati. Sangue, era presente anche su questo taglierino che potrebbe quindi essere l’arma usata per l’omicidio. Il ritrovamento dei guanti fa riflettere su più fronti. Da un lato infatti ci chiediamo, ricordando le parole di Tizzani, come mai il famoso incappucciato portasse i guanti visto che il marito di Gianna è convinto di aver visto le sue mani, mani di colore scuro come ha dichiarato più volte. In secondo luogo, se davvero fosse stato un intruso, aveva premeditato tutto, portando persino con sè un sacchetto? E perchè gettare l’arma così vicino e non portarla via per lasciarla altrove, rischiando di essere visto e anche fermato successivamente?
E’ anche vero che un delitto di impeto, difficilmente ci si ricorda di indossare i guanti. Ma se la persona che ha ucciso Gianna indossava i guanti per altri motivi che prescindono dall’omicidio? Se ad esempio i guanti erano quelli per fare giardinaggio? Questo se pensiamo che si possa trattare di un omicidio non premeditato. Non va infatti esclusa la premeditazione, che potrebbe aprire nuove piste ma portare, purtroppo, verso la strada più dolorosa, quella che mette Antonio Tizzani al primo posto. Decisivi potrebbero essere gli esami del dna: se infatti il sangue fosse quello di Gianna, aprirebbe davvero nuovi scenari. Ma non solo: suoi guanti potrebbero esserci delle tracce che potrebbero far risalire all’assassino della professoressa.