Bologna, tenta di avvelenare la sua compagna incinta al nono mese: non voleva il bambino
Le ultimissime notizie da Bologna: tenta di avvelenare la sua compagna incinta al nono mese di gravidanza per far del male al bambino che non voleva. Avrebbe confessato
Ennesima storia di cronaca che coinvolge una giovane donna vittima dell’amore malato della persona che ha accanto. Questa volta siamo in provincia di Bologna: una ragazza al nono mese di gravidanza compra una bottiglietta in un bar e si sente male. In un primo momento si pensa che l’acqua fosse stata contaminata per sbaglio ma poi, dopo una intera giornata di indagini e investgazioni, si scopre che non si è trattato di un tragico incidente. La ragazza è stata avvelenata dal suo compagno che, a quanto pare, non voleva assumersi la responsabilità di diventare padre. Per questo avrebbe provato a uccidere la donna e anche il bambino che porta in grembo. La drammatica vicenda riguarda una 45enne, originaria di Siena ma residente a Bazzano, provincia bolognese. Martedì sera è stata ricoverata d’urgenza all’ospedale Maggiore dopo aver bevuto la bibita avvelenata con la soda caustica.
Tutto è iniziato nella tarda serata: la donna chiede aiuto chiamando il 118 e viene subito portata in ospedale Ha conati di vomito, dolori allo stomaco. I medici capiscono subito che ha ingerito qualcosa che sta provocando seri danni e procedono con una lavanda gastrica per cercare di salvare anche il bambino. La donna adesso si trova in terapia intensiva, non ci sono notizie al momento sulle sue condizioni di salute.
La ricostruzione dei fatti, le ultime notizie– Sono partite subito dopo le indagini: i Carabinieri e i Nas hanno cercato di capire se la bottiglietta fosse stata contaminata ma non c’erano fori. Le indagini hanno invece portato gli investigatori all’ambiente familiare dalla ragazza fino ad arrivare al suo compagno, un uomo di 35 anni che vive poco distante da casa della donna incinta. La svolta ieri sera, quando, su disposizione del sostituto procuratore Giuseppe Di Giorgio, il fidanzato 35enne – che non conviveva con la donna – è stato messo in stato di fermo per il reato di lesioni gravissime. Alla fine avrebbe anche confessato ammettendo si essere lui il responsabile. L’uomo però avrebbe precisato che voleva solo far del male al bambino, provocando un aborto.
Al momento il bambino, che dovrebbe nascere tra pochi giorni, sta bene.