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Ostie allucinogene: è solo uno scherzo di carnevale

Il mistero dello ostie allucinogene preparate con lsd non è un mistero: è solo una bufala

Quando ieri anche noi abbiamo deciso di parlare dello scandalo delle ostie allucinogene abbiamo spiegato bene sin dall’inizio, che con grande probabilità si trattava di una bufala. Non perchè la notizia delle ostie allucinogene non potesse essere vera ma perchè ci sembrava particolarmente strano che di tutti i giornali abruzzesi se ne fosse interessato solo uno mentre poi la notizia era stata lanciata dai principali quotidiani nazionali. La notizia è saltata da un giornale all’altro ma soprattutto, essendo stata condivisa sui vari social network ha avuto una diffusione rapidissima. Oggi si parla di giornalisti poco attenti che non hanno verificato le fonti, bhè a noi questo bigottismo non piace. Che c’era qualcosa di strano era facilmente intuibile ed era anche normale che essendo una notizia bizzarra, a prescindere dal fatto che fosse vera o meno, sarebbe stata riportata. Non ci scandalizziamo del fatto che in tv vadano persone a fingere di essere vittime della tragedia della Concordia e ci indigniamo per questo? Polemiche a parte, cerchiamo di capire cosa sia successo.

Il giornalista del sito che ha lanciato al notizia il giorno dopo il grande scoop scrive un nuovo articolo per spiegare tutto quello che è successo. Inizia così il pezzo:

Nasce dalla frase del celeberrimo Marchese del Grillo, personaggio immortale dell’immenso Alberto Sordi, la voglia di sperimentare in modo serio e rigoroso, ma anche scherzoso e per nulla blasfemo, una delle più semplici regole del web e dei social network moderni, quella che: una notizia, per quanto falsa, diviene vera o verosimile se ridondante e ripetuta.

L’esperimento sembra essere riuscito perchè è stata ripresa non solo su Facebook e Twitter che era la cosa che ci si aspettava. Il fatto è che è stata riportata anche dalle grandi testate giornalistiche. Pensate che in tutto ciò anche la chiesa si è dovuta scomodare. Il bello è che sarebbe bastata anche una semplice ricerca, che in tutta sincerità neppure noi abbiamo fatto, per capire se questa parrocchia esistesse o meno. Neppure esiste che beffa! Lo scherzo aveva anche dei punti deboli che non abbiamo scovato. Il problema è, come dice all’inizio dell’articolo il giornalista, che il mondo del web dipende da Google. E così se in tv abbiamo il problema dell’audience sul web tutto invece si lega alle letture. Più un pezzo è attraente, anche se non veritiero, più viene condiviso. Più viene condiviso e più se ne parla maggiori sono i soldi che entrano alla testata, al blog. La questione è diversa nel caso nostro ad esempio che siamo un piccolo blog ci possiamo anche permettere di non verificare la notizia e di lasciarla ai nostri lettori con il dubbio. Forse testate più grandi una verifichina potrebbero anche farla, chi lo sa…Ma visto che siamo in tema di chiesa ci viene solo da dire: “chi è senza peccato scaglia la prima pietra.”



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