Economia

Golden Share: ci penserà Mario Monti?

Un mese di tempo all'Italia per risolvere il nodo della Golden Share poi deferimento alla Corte Ue.

La Commissione Europea ha dato 1 mese di tempo all’Italia per eliminare la Golden Share, al termine del quale il nostro paese si vedrà calare sulle spalle un bel procedimento da parte della Corte di Giustizia europea, con conseguenti, e a questo punto inevitabili, sanzioni. Prima di scendere nel dettaglio di questo ultimatum che comunque ha il sapore della proroga, vediamo nel dettaglio cosa sia la cosiddetta Golden Share. Con questi termini si indica il complesso di norme che permettono allo stato italiano di intervenire e bloccare eventuali scalate di privati a quelle che un tempo erano le grandi aziende pubbliche e che ora sono le cosiddette ex-pubbliche nelle quali il Tesoro ha comunque ancora una partecipazione che può essere anche rappresentata da un’unica….azione d’oro.

Non siamo parlando di piccole aziende ma delle grandi aziende strategiche che ancora sono rimaste sotto il controllo dello Stato (e non del governo ma dello Stato che è cosa diversa). Nomi del calibro di Eni, di Finmeccanica, di Enel, di Poste e di Telecom Italia. La Commissione Europea in pratica chiede che l’Italia elimini dal suo ordinamento questo principio (che di fatto è una tutela della comunità) poichè tale principio contrasta con le norme sulla libera circolazione dei capitali all’interno dell’Unione Europea. La questione non è quindi cosa da poco, soprattutto alla luce dell’attuale momento storico che l’Italia e l’Europa stanno vivendo. Più volte negli ultimi anni la Commissione Europea aveva chiesto ai vari governi che si erano successi, un intervento in tal senso, ma gli appelli (o minacce) dei vari commissari erano sempre caduti nel vuoto, con i governo romani che avevano fatto orecchie da mercante.

Ma ora la situazione è decisamente mutata: Mario Monti, il nuovo presidente del consiglio, ex commissario europeo, avrebbe dato precise garanzie all’Europa di un impegno italiano in tal senso. Non poteva essere diversamente. Estremista del libero mercato, estraneo alla realtà italiana (e vicino ai tanti impicci di determinati ambienti), sarà Mario Monti il presidente del consiglio della Repubblica del Britannia (scusate Italiana) ad aprire le finestre alla definitiva uscita dello Stato Italiano dalla sua stessa economia.

 



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