Pazzo autunno, porta l’influenza e mette a letto 60mila italiani
Da qualche giorno siamo entrati in questo pazzo autunno che ha ancora il sapore d’estate. Per qualcuno le temperature di questi giorni sono piacevoli per altri invece stanno diventando un vero e proprio incubo non fosse altro per i forti sbalzi che stanno provocando diversi attacchi influenzali. In effetti questo agosto ci ha regalato un […]
Da qualche giorno siamo entrati in questo pazzo autunno che ha ancora il sapore d’estate. Per qualcuno le temperature di questi giorni sono piacevoli per altri invece stanno diventando un vero e proprio incubo non fosse altro per i forti sbalzi che stanno provocando diversi attacchi influenzali. In effetti questo agosto ci ha regalato un finale con grande caldo e poi abbiamo avuto dei giorni di fresco, ma non abbiamo fatto in tempo a togliere dagli armadi le cose un tantino più pesanti che il caldo e poi subito tornato, e tutt’ora possiamo andare in giro con maglia a maniche corte e pantaloni corti. Cosa porta con sè questo pazzo autunno? L’influenza che in questi giorni pare abbia colpito più di 60 mila italiani.
Cosa fare per questa febbre autunnale? Nulla di eccezionale perchè si tratta della classica influenza che va curata con un paio di giorni di riposo e con tachipirina o altri paracetamolo.
L’opinione di Fabrizio Pregliasco, virologo dell’università di Milano- “Si tratta di forme preinfluenzali – spiega Pregliasco – che anticipano l’influenza stagionale. Ci sono 272 virus di questo tipo, che traggono beneficio dal freddo ma anche dagli sbalzi termici di queste ultime settimane”. Questo è solo l’inizio perchè il picco massimo di italiani a letto con l’influenza arriverà a Novembre.
Continua lo specialista: “In questi giorni calcoliamo che sono colpiti da questa forma parainfluenzale almeno 60mila italiani, che diventeranno molti di più, ovviamente, quando tra novembre e dicembre arriveranno dall’emisfero sud i virus dell’influenza stagionale. A chi si è già ammalato non resta che mettersi a letto due o tre giorni, curarsi e abbassare la febbre se è troppo alta, salvo naturalmente le categorie a rischio, anziani e malati cronici, che rischiano complicazioni più serie e devono essere attentamente seguiti dal medico”.