Facebook sbarca in borsa
Facebook sbarca in borsa: Zuckerberg diventa uomo d'affari con obiettivi superambiziosi. Si lavora per preparare una delle initial public offering più attese di sempre che potrebbe portare ad una valutazione della societa' di 100 miliardi di dollari.
Facebook, il social network di Mark Zuckerberg nato quasi per gioco in università, parte per una nuova sfida: quella di sbarcare in borsa. Ebbene sì, l’obiettivo del social network più apprezzato in Italia e nel mondo è quello di essere più di una blue-chip, ovvero di una società che gode a livello nazionale di una reputazione in termini di qualità, affidabilità e redditività sempre: nelle gioie e nei dolori, in tempi buoni e in tempi cattivi. E se ci riflettiamo è proprio vero: sembra impensabile immaginare che ci sarà mai una “crisi” che possa colpire il social network che risponde alle esigenze primarie della gente: quelle di comunicare, essere in contatto, socializzare con tutti.Ma la reputazione, come dicono anche tra le mura di facebook, non sembra essere solo nazionale. ”Speriamo che la nostra reputazione non sia solo nazionale”, afferma l’amministratore delegato di Facebook, Mark Zuckerberg (il suo fondatore), in un’intervista al Wall Street Journal, lasciando intendere che una blue-chip non riflette in modo completamente adeguato il ruolo che lui vorrebbe per Facebook. Zuckerberg dunque è pronto a diventare un uomo d’affari: forse non lo vedremo più con le sue infradito Adidas. Oggi Zuckerberg, uno degli uomini che ha cambiato le nostre generazioni, indossa delle scarpe, le Brooks, a dimostrazione che Facebook è cresciuto e continuerà a farlo. Il fondatore del social network si ispira ai colossi della Sicilon Valley, dei quali vuole emulare il successo: forte degli 800 milioni di utenti, il social network prende a esempio Microsoft e Apple. E lavora per preparare una delle initial public offering più attese di sempre, con la quale potrebbe raccogliere 10 miliardi di dollari, per una valutazione della società di 100 miliardi di dollari. Dai dati di oggi, dalla reputazione, l’immagine e soprattutto dagli iscritti a facebook, non sembra difficile realizzare tutto ciò. Chissà.
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