Apple, regala 100 milioni di App in un anno
Apple ieri ha annunciato che nel primo anno di vita dell’App Store, sono state scaricate oltre 100 milioni di applicazioni. Un successo straordinario che va a consacrare ancora una volta Apple e che ci spinge a guardare a come è cambiata la nostra società con l'avvento delle nuove tecnologie.
Apple ci ha inoltrato in una realtà che, fino a qualche anno fa, era difficile persino da immaginare. Un po’ di tempo fa infatti, molti di noi non avrebbero mai immaginato che attraverso un telefonino o un tablet si potesse rimanere connessi a internet ovunque ci trovassimo, lavorare a distanza, fare conferenze video, veder crescere un nipotino, a distanza. Nessuno avrebbe mai potuto immaginare in quale direzione la nostra vita sarebbe cambiata grazie alle nuove tecnologie. Apple ce l’ha fatto capire, ce l’ha reso semplice, bello, quasi normale. Ed è per questo che oggi è facile vedere ragazzini con l’iPhone o manager con l’iPad. I numeri di Apple ci regalano una fotografia della nostra società: Apple ieri ha annunciato che nel solo ultimo anno, il primo di vita dell’App Store, sono state scaricate oltre 100 milioni di applicazioni. Apple ha lanciato il Mac App Store nel mese di gennaio come download gratuito per gli utenti Mac OS X, consentendo agli utenti di scegliere tra le applicazioni gratuite e a pagamento e scaricarli sui propri dispositivi mobili. Il 70 per cento dei ricavi generati dalle applicazioni a pagamento va agli sviluppatori, mentre il restante 30 per cento resta ad Apple. Sono dei numeri che non solo vanno a sottolineare la potenza di Apple, colosso di informatica e nuove tecnologie di Cupertino, ma sono significativi per capire in che modo la nostra vita è cambiata e come siamo cambiati anche noi stessi con l’avvento delle nuove tecnologie. Oggi “c’è un App per tutto”, proprio come dice la pubblicità ed è proprio vero: ci sono le App per gli studenti in cerca di traduzioni e ricerche, ci sono quelle per i giornalisti, per gli specialisti di vari settori, per la casalinga che non sa che ricetta inventare per stupire con i suoi pranzi. Insomma, possiamo riconoscerlo: Steve Jobs, Apple e l’App Store ci hanno davvero cambiato.