Tech

Playstation Network: Sony perde 171 milioni

Dopo 23 giorni di lavoro, il PSN Network è tornato online, ma quanto è costato a Sony, il ripristino del servizio dopo essere stati attaccati? Sony a perso, nomi utenti, password e indirizzi di circa 100 milioni di persone, ciò solo su piattaforma Playstation 3. Ora che è tutto tornato alla norma, Sony fa una […]

Dopo 23 giorni di lavoro, il PSN Network è tornato online, ma quanto è costato a Sony, il ripristino del servizio dopo essere stati attaccati?
Sony a perso, nomi utenti, password e indirizzi di circa 100 milioni di persone, ciò solo su piattaforma Playstation 3.
Ora che è tutto tornato alla norma, Sony fa una stima dei costi, secondo la società, infatti, il programma Welcome Back, l’assistenza, e le spese legali sono già costate la bellezza di 171 milioni di dollari.
A questi c’è da aggiungere le altre spese legali, per la propria difesa dalle class action, a qui Sony devi rispondere in tribunale, davanti ai propri clienti.
In termini fiscali, i guadagni di Sony fino al 2012 subiranno una perdita notevole, i propri investitori perderanno 3 miliardi di dollari.

La perdita non è dovuta solo al Playstation Network, ma andrebbe ricerca in questi settori:
– Vendita TV sotto le aspettative ormai da 7 anni
– Lettori musicali con vendite al minimo
– Dispositivi mobili con vendite bassissime
– Terremoto in Giappone

La vendita delle TV è ormai in declino da anni, e nonostante i tentativi di rilancio Sony non è ancora riuscita a fronteggiare colossi come Samsung che vende alla grande.
Mentre i dispositivi mobili, non venderebbero più a causa della fortissima concorrenza dell’Apple con i suoi iPhone, iPod e iPad.
La speranza è di vedere Sony, nuovamente imporsi nel mercato, se pensiamo, infatti, che negli anni 90’ ogni prodotto elettronico, riportasse il nome Sony, è triste vedere oggi, come un colosso dell’innovazione sia fermo.
Sia fermo proprio per la mancanza dell’innovazione.

1 response to “Playstation Network: Sony perde 171 milioni

  1. SOS per il ‘CAMAIORE’ di poesia! Alda Merini si appellò agli amministratori di Camaiore in tempi lontani, comunque gli stessi attuali, chiedendo di non toccare il prestioso premio, e gridò sulla stampa di non cedere la poesia per il frivolo e il consumismo, e gridò ancora il suo appello in salvezza per il faro. Oggi anche Paola Mastrola chiede pubblicamente di salvare il premio, di salvare la poesia. Due vincitrici , due grandi donne.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.