Smartphone Samsung e Toshiba, arrivano gli schermi di prossima generazione
Negli ultimi anni, gli schermi per smartphone hanno subito un’evoluzione incredibile, se consideriamo che circa quattro anni fa, il Nokia n95 era considerato il massimo desiderabile sotto tutti i punti di vista, oggi guardandolo bene, viene da farsi una grossa risata. Amoled, SuperAmoled, RetinaDisplay ecco l’evoluzione di circa un anno, in questo periodo tutti gli […]
Negli ultimi anni, gli schermi per smartphone hanno subito un’evoluzione incredibile, se consideriamo che circa quattro anni fa, il Nokia n95 era considerato il massimo desiderabile sotto tutti i punti di vista, oggi guardandolo bene, viene da farsi una grossa risata.
Amoled, SuperAmoled, RetinaDisplay ecco l’evoluzione di circa un anno, in questo periodo tutti gli smartphone di fascia alta montano il SuperAmoled, mentre il RetinaDisplay è usato solo da Apple, la vera forza del RetinaDisplay è la densità di ppi.
Per intenderci i PPI sono i pixel che il display riproduce, e che il nostro occhio percepisce, il RetinaDisplay emana la bellezza di 326 ppi, e il nostro occhio né può vedere massimo 300, per questo oggi il RetinaDisplay dell’Apple è considerato il miglior display esistente sia per densità di pixel, che per risoluzione, nonostante siano già passati dieci mesi dal suo debutto.
La corsa è aperta, e, infatti, Samsung e Toshiba stanno lavorando intensamente alla prossima generazione di display.
Toshiba in particolare si appresta a presentare il suo ultimo capolavoro, un LCD LTPS da 4’’, con una risoluzione di 720 x 1280 e ben 367 ppi, superiore a quello dell’Apple.
Qualcuno sicuramente potrebbe pensare che questo è il nuovo schermo del prossimo iPhone, ma è da escludersi che Toshiba presenti un prodotto prima che questo possa essere effettivamente presentato da Apple stessa.
Se Toshiba insegue la risoluzione e la densità di pixel, Samsung guarda il futuro in maniera differente.
Infatti, l’azienda Coreana, ha sviluppato un prototipo in grado di piegarsi come se fosse un libro, risolvendo il problema della giuntura.
Il display superamoled è incastrato in uno strato di gomma silicone, che gli permette di scorrere senza problemi, ed essere aperto per 100 mila volte prima di perdere il 6% della luminosità.
Essendo un prototipo, Samsung si è detta soddisfatta, del punto di studio raggiunto, ma non è ancora pronta alla produzione fino a che non risolverà la perdita di luminosità che seppur minima, rimane percepita dal nostro occhio.
In conclusione da una parte troviamo Toshiba, che spinge verso la qualità, mentre dall’altra troviamo Samsung che in linea teorica potrebbe consentirci di portare con noi un tablet come iPad occupando lo spazio di un grande smartphone.
Chi sa se in futuro, gireremo con schermi da 20 pollici tascabili.