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Arriva l’Mp3 che si crede una spilla

SEMBRA UNA SPILLA, IN REALTA’ E’ UN MP3 Nick Dangerfield, spagnolo dal nome inglese, ha inventato un rivoluzionario gadget digitale, una spilla da appuntare al bavero, ma che in realtà è un mp3 da 2 Gigabyte: il playbutton (in inglese) o il chapa-disco (in spagnolo). Il gingillo musicale è rivolto soprattutto ai nostalgici del vinile, […]

SEMBRA UNA SPILLA, IN REALTA’ E’ UN MP3

Nick Dangerfield, spagnolo dal nome inglese, ha inventato un rivoluzionario gadget digitale, una spilla da appuntare al bavero, ma che in realtà è un mp3 da 2 Gigabyte: il playbutton (in inglese) o il chapa-disco (in spagnolo). Il gingillo musicale è rivolto soprattutto ai nostalgici del vinile, o a chi ancora si ostina ad acquistare cd, poiché contiene la raccolta di brani di un artista o di un gruppo che, in un tempo quasi preistorico, stava in un lp. E, come i 33 giri di una volta, la selezione non si può modificare né nel suo ordine di esecuzione né nella sua composizione.

Il creatore del disco-spilla, fondatore della Playbutton Company (con sede a New York e filiali a Barcellona, Londra e Tokio), asserisce che questo oggetto è anche una dimostrazione di lealtà all’artista preferito, in quanto prova che i brani non sono stati scaricati abusivamente da internet, ma è stato regolarmente acquistato per farne sfoggio. «È come la copertina di un libro – ha spiegato l’inventore -: mostra agli altri ciò che si sta leggendo», dichiara Dangerfield.

Purtroppo finora, non sono stati molti i cantanti che hanno aderito a tale iniziativa, per cui la scelta musicale risulta alquanto limitata. Il primo gruppo a tenere il suo chapa-disco è stato quello newyorchese dei Bubbles. Cui si sono aggiunti Mount Eerie, The Pains of Being Pure at Heart, Oval e Javelin. Nick è però convinto che questi oggettini musicali diverranno merce comune ai concerti, aggirandosi attorno al prezzo di circa 14 euro.

Fabbricato in Cina, il playbutton ha tre comandi: play, avanti e indietro, oltre al tasto per regolare il volume. La batteria dura 4 ore e si ricarica al computer. Di sicuro il fascino non è quello del vecchio vinile e, indossato, ricorda piuttosto uno stetoscopio, ma è un compromesso tra tecnologia e vintage. Chissà tra quanto acquisteremo il primo?

Cristina Lucarelli

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