Politica

Giorgio Napolitano Presidente della Repubblica è la scelta

Giorgio Napolitano Presidente della Repubblica è la scelta condivisa

Non è stato affatto semplice trovare un nome, o meglio un candidato che potesse convincere tutte le parti. Dopo ore difficili a grande sorpresa si ceglie di puntare su Giorgio Napolitano come “nuovo” Presidente della Repubblica. Alle 15,0 arriverà la sua risposta. Ma ricostruiamo quello che è successo in questi giorni. Il Movimento 5 stelle ha fatto scegliere agli elettori con le Quirinarie, le elezioni on line per scegliere l’uomo giusto. Era stata Milena Gabanelli la prescelta ma la giornalista aveva preferito rinunciare. Il M5s si presenta così con Stefano Rodotà, un nome che però non convice il Pd che seglie di convergere, insieme al PDL su Franco Marini. La seconda giornata di voto però non va a buon fine e il patto tra PD e PDL va in frantumi a causa della scelta di Romano Prodi. Nella serata del 19 aprile 2013 succede di tutto: Rosy Bindi si dimette e anche Pierluigi Bersani annuncia le sue dimissioni.

Il primo spoglio il 18 aprile dalle 13,00- Non mancano le schede bianche e i voti che vanno ad altri politici, c’è anche chi ironizza votando per Valeria Marini. Servono 672 voti a Marini per passare al primo turno. Alla prima votazione Marini non ce la fa, i voti per lui sono 520. Nulla di fatto neppure dopo la seconda votazione: il Pd spaesato dopo le scelte di alcuni deputati decide di votare con scheda bianca pe rimandare il tutto al secondo giorno.

Il 19 aprile 2013 il PD sceglie Prodi- Riunioni d’emergenza nella notte per scegliere un nuovo candidato. I nomi sono diversi ma alla fine il partito di Bersani converge su Romano Prodi. Per questo motivo la prima votazione del giorno non serve a nulla, con altre schede bianche e nulle mentre il Movimento 5 stelle non cambia idea e porta avanti Rodotà.

Si abbassa così il quorum e per Prodi, qualosa si aggiungessero voti di altri partiti e movimenti, potrebbe essere la volta buona. Il PDL che non appoggia in nessun modo Romano Prodi e decide di non votare neppure a questa tornata.

Nel pomeriggio arriva il disastro: Prodi dovrebbe avere solo 504 voti per essere eletto. Non supera neppure i 400, questo vuol dire che 101 parlamentari del Pd non hanno votato il loro candidato. E’ caos: si va a caccia dei traditori ma Bersani non può fare a meno di prendere una decisione che sembra essere l’unica: annuncia le sue dimissioni.

Il 20 aprile non c’è un candidato del PD, Sel e Movimento 5 stelle su Rodotà- Dopo la serata devastante in casa PD non c’è un nome c’è solo la voglia che questa storia abbia presto una fine. Rosy Bindi si è dimessa dal suo incarico, Bersani ha annunciato le sue dimissioni e non c’è un candidato da votare. Alla prima tornata si passerà con le schede bianche.

Alle 14,25 del 20 aprile 2013 arriva la conferma: Giorgio Napolitano dopo la richiesta dei partiti ha deciso di scendere di nuovo in campo, per un mandato probabilmente di due anni.

Si iniziano le votazioni: lo spoglio dopo le 17,30 sembra essere chiaro che c’è la volontà di eleggere Giorgio Napolitano che ha accettato di guidare il paese, un fatto eccezionale ma in questo periodo ne abbiamo visti davvero tanti.

Giorgio Napolitano è di  nuovo Presidente della Repubblica con voti 740



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3 responses to “Giorgio Napolitano Presidente della Repubblica è la scelta

  1. che tristezza. Povero Napolitano. almeno lasciargli avere un’anzianità in cui riposare? no, perchè 1007 elettori non son stati capaci di trovare una persona capace di essere una guida. no comment

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