Primarie Pd: Bersani vince ancora
Alle primarie vince ancora Bersani: è lui il leader del centrosinistra. Ecco le ultime notizie.
Pier Luigi Bersani vince ancora: sarà ancora lui il leader del Centrosinistra. Le primarie che si sono concluse ieri hanno infatti visto il trionfo del segretario del Partito Democratico: al ballottaggio tra lui e Renzi, Bersani ha stravinto, portando a casa quasi il 61% dei consensi, per la precisione, il 60,8%. Gli italiani non hanno avuto dubbi, tra Vendola, Puppato, Tabacci, Renzi e Bersani, ancora una volta scelgono proprio quest’ultimo. Matteo Renzi si ferma invece al 39,1% delle preferenze. Ovviamente il sindaco di Firenze esce ugualmente a testa alta, dal momento che quel pacchetto di voti peserà sugli equilibri futuri del Partito Democratico. Tuttavia, ancora prima dell’apertura dei seggi per le primarie, la vittoria di Bersani sembrava più che ovvia.
Ieri sera, 2 dicembre 2012, alle 20,20 Matteo Renzi, giunto al ballottaggio con Bersani superando anche il leader di Sel Nichi Vendola, ha ammesso la sua sconfitta su Twitter, dicendo: «Era giusto provarci, è stato bello farlo insieme». Il sindaco di Firenze, come garantito ieri, non ha gridato ai brogli anche se per tutta la giornata i renziani hanno polemizzato per alcune difficoltà ai seggi, in particolare in Toscana e a Roma. Bersani da parte sua è supercontento: era stato lui a volere fortemente le primarie del centrosinistra, e dopo questa vittoria, annuncia: «da domani pensiamo tutti insieme all’Italia».
«Per me è una doppia soddisfazione: la prima è l’aver creduto fortemente e voluto testardamente le primarie aperte. La seconda per il successo inaspettato in queste proporzioni anche se sono sempre stato tranquillo». Ha affermato Pierluigi Bersani parlando al teatro Capranica, a Roma. Anche Vendola si è lasciato andare in una confidenza, rivelando quello che è stato il suo voto: “Ho votato Pier Luigi Bersani perché al centro delle sue parole ci sono due concetti che si incrociano e sono decisivi per affrontare la crisi del nostro tempo: lavoro e morale”, ha detto.