Primarie del centrosinistra: la sfida al ballottaggio è Bersani-Renzi
La sfida di domenica prossima è tra Bersani e Renzi. Hanno votato 4 milioni di italiani.
Si sono svolte ieri le primarie del centro sinistra, ma al primo turno non è uscito fuori nessun vincitore assoluto. Ci sarà infatti il ballottaggio tra Bersani e Renzi, domenica 2 dicembre. Alle primarie di oggi c’è stata un’affluenza record: hanno votato infatti ben quattro milioni di Italiani. Bersani, segretario del Partito Democratico, si conferma in testa. Matteo Renzi, il sindaco di Firenze, è subito sotto di lui, e a seguire, c’è Vendola, il leader di Sel. Lo Staff di Bersani, attorno alla mezzanotte di ieri ha commentato così il risultato: “Siamo molto soddisfatti. I dati confermano lo straordinario risultato del segretario del Pd Bersani. Bisogna stare alla realtà. Le nostre proiezioni danno Bersani oltre il 46 e Renzi intorno al 35. Molto più dei 5 punti di cui parla il sindaco di Firenze”. Il Governatore della Regione Puglia, Nichi Vendola, ha parlato delle sfide impossibili e ha rivolto un pensiero al segretario del Pd e al primo cittadino di Firenze, usando queste parole: “Vorrei fare i complimenti a Renzi e Bersani per la splendida affermazione, nella quale sono stati avvantaggiati anche dai media. E’ stata una disputa impari, perché il mio è un piccolo partito. Avevo dei dubbi, ma è stata una partita utile da giocare. Ascolteremo con puntigliosa attenzione le parole di Bersani e di Renzi e orienteremo il nostro sostegno di conseguenza”.
Renzi è fiducioso del ballottaggio: “Ho fatto due ore e mezza di fila ma è stata una straordinaria esperienza. Magari per il ballottaggio mettete qualche seggio in più”, ha detto il primo cittadino di Firenze che ha continuato: “Complimenti a Laura Puppato, a Bruno Tabacci e Nichi Vendola. Hanno combattuto una bella battaglia, li coinvolgeremo nelle forme più opportune. Di certo il centrosinistra sarà diverso dopo queste primarie. Bisogna applaudire Bersani per la sua affermazione. Ma i dati dai seggi campione ci danno a 5 punti di distacco. Abbiamo vinto nelle regioni ‘rosse’ e in tutti i comuni dove pensavano di vincere loro. Rischiamo di prendere il 40% dei voti”.