Politica

Pino Rauti è morto: è stato il simbolo del Msi

Si spegne nella sua casa, a 85 anni, Pino Rauti, padre di Isabella Rauti e suocero del sindaco di Roma, Alemanno.

Pino Rauti avrebbe compiuto 86 anni il prossimo 19 novembre. Ma è morto oggi, 2 novembre 2012, all’età di 85 anni. L’ex segretario del Movimento Sociale Italiano, che potremmo definire il simbolo del movimento, si è spento questa mattina nella sua casa, a Roma. Nel 1946, giovanissimo, contribuì alla nascita del Movimento. Pochi minuti fa l’ha voluto ricordare Assunta Almirante, vedova di Giorgio Almirante, lo storico leader del Movimento sociale. Ha ricordato i guai giudiziari dell’ex segretario del movimento, coinvolto nelle inchieste sul terrorismo stragista neofascita. “E’ stato uno dei bravi, dei grandi di questa destra. Molto ingiustamente è stato indicato come un uomo che aveva commesso errori che è stato accertato che non erano suoi, come la strage di piazza Fontana”. Per la vedova Almirante Rauti “è stato una persona di grande intelligenza, è stato indicato come il fondatore di Ordine nuovo ma era un uomo di partito come pochi ce ne sono stati”.  Ha voluto ricordare Rauti anche  Fabio Granata, vice coordinatore Fli: “Con Pino Rauti scompare una delle ultime grandi figure politiche del dopoguerra italiano: al di là di una immagine legata al passato, è stato invece potente riferimento culturale e politico della parte più avanzata della destra italiana, soprattutto per le aperture verso i temi ambientali e culturali. Ha entusiasmato le giovani generazioni di quella che sarebbe stata la Nuova Destra italiana, ispirato i campi hobbit, sognato lo ‘sfondamento a sinistra’ sui temi sociali, culturali ed economici. Lo ricorderò con affetto e riconoscenza, in questa fase nella quale molti di noi, cresciuti nella sua area, ci sentiamo un po’ apolidi”, ha detto.

Pino Rauti è il padre di Isabella Rauti, la moglie del sindaco di Roma Gianni Alemanno. Anche Storace ha rivolto un pensiero a Rauti: “Nella storia della destra italiana gli anniversari, le ricorrenze, il calendario hanno sempre avuto un posto d’onore. E’ la cultura della memoria. Pino Rauti sembra aver scelto apposta la ricorrenza dei defunti per lasciare questo nostro mondo e le macerie di un tempo che scorre senza valori”, ha dichiarato.

 



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