Daniela Santanché vuole rottamare il Pdl
Daniela Santanché tuona contro il Pdl e la regione Lazio: ecco le sue parole.
Bufera nel mondo della politica e nel partito di Berlusconi, il popolo della libertà, dopo le dure parole di Daniela Santanché che, senza mezzi termini, ha detto chiaramente che il partito è morto, è finito. Lo ha detto prima ai microfoni di Radio24 e poi lo ha ribadito al Tg4 e al Tgcom24. Ecco le sue parole: “L’apparato è un cancro. Il Pdl non esiste più perché non esiste più nel cuore degli italiani. E’ stata un’ottima intuizione di Berlusconi, ma ora bisogna azzerare tutto, devono dimettersi Alfano e i coordinatori”. Sferzante la risposta di Gaetano Quagliariello, vicecapogruppo vicario del Pdl al Senato, che ha replicato: “Se prevale la linea Santanchè, mi chiamo fuori”. La Snatanché, tra le altre cose, ha parlato anche del terremoto negli uffici e nella presidenza della Regione Lombardia.Queste le sue parole: “Devono capire che è un mondo finito. Perché non rinunciano subito alle cariche? Sin dall’inizio ero per le dimissioni di Formigoni e alla fine il partito ha preso questa posizione. E’ indifendibile, ma come si fa? Più si va avanti e più perdiamo consensi. E non deve ricandidarsi”. Daniela Santanché non parla di “rottamazione”, dicendo che è un termine che si usa per le auto e che lei non lo userà. Ha poi invitato tutti a “fare un passo indietro seguendo anche l’esempio di Berlusconi. Il prodotto non c’è più, da questo dobbiamo ripartire. Non ho la presunzione di avere ragione. Poco mi interessano i palazzi e molto mi interessa la gente: la gente vuole il cambiamento. Poco me ne importa dell’establishment dei palazzi e se ho tutti contro. Mi fa piacere che si apra un dibattito ma non voglio dire che la mia è l’unica idea. Abbiamo dei problemi, affrontiamoli. Da Berlusconi si parte e si riparte”.
Parole, quelle della Santanché, che hanno fatto infuriare non poco il Pdl.