Berlusconi va in tv e l’ Agcom multa i Tg nazionali
In vista dei ballottaggi, lo scontro politico non sembra abbassare i toni, cosi’ il premier Silvio Berlusconi va in Tv e rilascia interviste nei principali Tg nazionali. Dopo che i princiapali leader di sinistra hanno letteralmente “tuonato” per una possibile violeazione della par condicio, ecco i provvedimenti. La Commissione Servizi e Prodotti dell’ Autorità per le […]
In vista dei ballottaggi, lo scontro politico non sembra abbassare i toni, cosi’ il premier Silvio Berlusconi va in Tv e rilascia interviste nei principali Tg nazionali. Dopo che i princiapali leader di sinistra hanno letteralmente “tuonato” per una possibile violeazione della par condicio, ecco i provvedimenti.
La Commissione Servizi e Prodotti dell’ Autorità per le Garanzie Delle Comunicazioni, dopo aver esaminato attentamente le interviste rilasciate da Berlusconi nei principali tg italiani, delibera una sanzione che raggiunge i livelli massimi consentiti dalla legge con la motivazione secondo cui “le interviste contenevano opinioni e valutazioni politiche sui temi della campagna elettorale che hanno violato le regole elettorali definite dalla Commissione Prlamentare di Vigilanza e dell’ Agcom”.Inoltre l’ Authority ha ribadito il divieto sulle diffusioni di opinioni sulle possibili intenzioni di voto fino alla conclusione dell’ultimo turno delle elezioni amministrative.
Con questa delibera, il Tg1 e il Tg4 si vedranno costretti a pagare una multa di circa 258 mila euro, in quanto considerati recidivi visti gli innumerevoli richiami ricevuti in precedenza, e pertanto condannati ad una sanzione maggiore rispetto a quella prevista per il Tg2, Tg5 e Studio Aperto che si vedranno costretti ad una multa di circa 100 mila euro.
Inoltre pare che anche il Tg mandato in onda su Sky abbia ricevuta una ulteriore sanzione, pari a 100 mila euro per “l’inosservanza degli ordini impartiti”.
Intanto Mediaset “allibita” parte al contrattacco, annunciando un ricorso al Tar in quanto, “l’ Authority impedirebbe alle televisioni di fare il loro dovere”.
Ovviamente tutti ciò ha create una scia di polemiche tra i leader del Pd e del Pdl che continuano a battersi a suon di “interviste”.