Politica

Elezioni 2011, Beppe Grillo presenta il suo candidato

Elezioni 2011- Il comico genovese Beppe Grillo si è calato a modo suo nella campagna elettorale che coinvolge tra le altre anche alcune delle città italiane. Nei suoi discorsi, dal palco ed anche fuori (ad esempio nelle interviste a qualche giornalista) non ha risparmiato le sue esternazioni come sempre molto colorite. A Bologna è stato […]

Elezioni 2011- Il comico genovese Beppe Grillo si è calato a modo suo nella campagna elettorale che coinvolge tra le altre anche alcune delle città italiane. Nei suoi discorsi, dal palco ed anche fuori (ad esempio nelle interviste a qualche giornalista) non ha risparmiato le sue esternazioni come sempre molto colorite. A Bologna è stato messo sugli scudi per avere apostrofato Niki Vendola con un “at salut buson”, dove il termine “buson” sta per omosessuale.  Alle reazioni infuocate lui non si è scomposto più di tanto, sostenendo di aver semplicemente usato il dialetto locale, in cui la parola in questione è di uso comune.  Ed accusa i giornalisti di essere sciocchi, perchè vanno  dietro a queste cose.  Dopo avere attaccato platealmente la Moratti, contestando la sua politica “fondata sulla cementificazione selvaggia”, non risparmia certamente nemmeno la sinistra definendo “un gruppo di vecchi bolliti” gli esponenti di quella parte politica perchè “anche loro sostengono le stesse cose che fa la destra”. Ma lo scopo principale per cui Grillo era sul palco a Milano era quello di presentare il suo candidato sindaco (Movimento 5 stelle), che è un ragazzo di vent’anni.

Con ironia tagliente dice, in sintesi: “certo, avete ragione: il ragazzo è inesperto: è inesperto di legami con la ‘ndrangheta, ed ha il difetto di non avere ancora imparato a rubare”.  E’ normale che il comico divida l’opinione pubblica: c’è chi lo ama e chi lo detesta per le sue invettive a volte generiche, che paiono più distruttive che costruttive: però è innegabile (e qui nessuno ancora ha potuto smentirlo) che nelle sue liste compaiono parecchi giovani e giovanissimi, tra i quali molti ingegneri, ed esponenti della società civile e delle professioni più comuni, e soprattutto nessuno, per ora, colluso con i tradizionali compromessi politici, nè condannati o in attesa di giudizio per aver commesso reati.

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