Libri di storia troppo comunisti, inchiesta: è vergognoso?
Questa volta il Pdl se la prende con i libri di storia. Troppo comunisti per i gusti della signora Gabriela Carlucci, ex conduttrice Mediaset e ora deputata, che insieme ad altri 18 parlamentari ha firmato la proposta per l’istituzione di una Commissione d’inchiesta. Lo scopo è quello di passare al vaglio tutti i libri di […]
Questa volta il Pdl se la prende con i libri di storia. Troppo comunisti per i gusti della signora Gabriela Carlucci, ex conduttrice Mediaset e ora deputata, che insieme ad altri 18 parlamentari ha firmato la proposta per l’istituzione di una Commissione d’inchiesta. Lo scopo è quello di passare al vaglio tutti i libri di storia e scegliere quelli imparziali, per evitare che i ragazzi siano indottrinati. Una teoria che ricorda molto quella lanciata qualche tempo fa dal Presidente del Consiglio, che attaccò gli insegnanti ideologizzati.
Per la Carlucci bisogna salvaguardare il diritto degli studenti a ricevere un’informazione corretta e non faziosa. Fa anche degli esempi, citando la descrizione data da un libro edito da Le Monnier di Togliatti, Berlinguer, De Gasperi. Proprio per questo che la Commissione d’inchiesta deve porre fine a questa situazione “vergognosa”, come la definisce la deputata, a un indottrinamento che vorrebbe plagiare le nuove generazioni. In pratica la sinistra si avvantaggerebbe di una visione della storia di parte, raccontata nei libri di testo.
Immediata la reazione dell’opposizione. Il Pd con Manuela Ghizzoni, capogruppo nella Commissione cultura alla Camera, parla di proposta da rispedire al mittente. Per la Ghizzoni, la commissione d’inchiesta non avrebbe nulla da invidiare al Minculpop, il ministero fascista della cultura popolare. Ci sarebbero addirittura delle liste di proscrizione per i libri vietati. Assurdo.
Per Zazzera dell’Idv si tratta di un “maldestro tentativo di revisionismo strisciante”. Proposta da cestinare.
Il ministro Gelmini, invece, difende la proposta, ricordando come da molti libri di testo non si faccia riferimento, o solo minimamente, alle foibe e si tratti il risorgimento italiano solo per sommi capi.
Giuseppe Procida