Democrazia Day, la rete scende in piazza a manifestare
Giornata di manifestazioni questa di oggi 5 aprile 2011: è il Democrazia Day. A roma ne sono previste addirittura 3, a partire dalle 14. È la rete a mobilitarsi, con adesioni, raccolte firme e appelli, contro l’ennesimo tentativo del centrodestra di salvare Berlusconi dai suoi processi. Si discute oggi a Montecitorio, infatti, il conflitto di […]
Giornata di manifestazioni questa di oggi 5 aprile 2011: è il Democrazia Day. A roma ne sono previste addirittura 3, a partire dalle 14. È la rete a mobilitarsi, con adesioni, raccolte firme e appelli, contro l’ennesimo tentativo del centrodestra di salvare Berlusconi dai suoi processi. Si discute oggi a Montecitorio, infatti, il conflitto di attribuzione sul caso Ruby e sulla prescrizione breve.
Giustizia e Libertà, Articolo 21 e Popolo Viola hanno lanciato l’appello sul web, subito raccolto da centinaia di cittadini. Nasce così “la Giornata della Democrazia”. Migliaia i commenti sui siti delle organizzazioni, da parte dei cittadini che non ne possono più tentativi della Casta di proteggere se stessa. Il paese sembra non essere più disposto a tollerare l’impunità. È quanto sostengono i promotori dell’iniziativa che oggi si daranno appuntamento davanti a Montecitorio per le 14.
“L’ora della mobilitazione” è l’intervento di Gustavo Zagrebelsky apparso sui maggiori quotidiani, che ha riscosso enorme successo. Mailing list, sms, volantini, si usa qualsiasi mezzo per promuovere la “Giornata della Democrazia”.
Anche il Pd non manca di dare il suo assenso alla protesta, e anzi, organizza per questa sera a Piazza Santi Apostoli “La notte bianca della democrazia”, dalle 20 alle 24. Nmerose le adesioni, tra cui Rete degli Studenti, Unione degli Universitari, Italia dei Valori, Sinistra e Libertà, i Verdi, Dario Fo e Franca Rame, Moni Ovadia, Giovani per la Costituzione, Comitato per la Libertà e il Diritto all’Informazione, alla Cultura e allo Spettacolo, Roberto Zaccaria, Fabio Granata, Marco Miccoli, Arci, Anpi, Il Futurista di Filippo Rossi, e tantissimi altri.
Giuseppe Procida