Elezioni anticipate, Napolitano: “Così non si va avanti”
Il clima da derby che negli ultimi due giorni ha investito la Camera dei deputati, ha obbligato il Capo delle Stato, Giorgio Napolitano, a prendere di petto la questione. Nel pieno rispetto dei suoi doveri istituzionale, Napolitano, ha convocato al Quirinale i capigruppo di tutti i partiti in Parlamento per capire come uscire dalla bagarre […]
Il clima da derby che negli ultimi due giorni ha investito la Camera dei deputati, ha obbligato il Capo delle Stato, Giorgio Napolitano, a prendere di petto la questione. Nel pieno rispetto dei suoi doveri istituzionale, Napolitano, ha convocato al Quirinale i capigruppo di tutti i partiti in Parlamento per capire come uscire dalla bagarre che si è creata. Il Presidente è stato perentorio: “Così non si va avanti” ha minacciato. Torna dunque a farsi strada un’ipotesi che era stata scartata, le elezioni anticipate.
Hanno sfilato al Quirinale i capigruppo del Pdl, Cicchitto e Gasparri, quelli del Pd, Franceschini e Finocchiaro, dell’Udc, Casini e D’Alia. Oggi, invece, tocca ai leghisti e ai fliniani. Una convocazione urgente, che rivela tutta la preoccupazione di Napolitano per la piega che sta prendendo la vita parlamentare in questi giorni. Insulti, gestacci, lancio di giornali e di tessere troppo anche per gli onorevoli deputati italiani. La gestione, finora fallimentare, del enorme flusso di immigrati, le posizioni sempre ambigue circa la Libia, l’accelerazione improvvisa sul processo breve, sono punti caldi che hanno aizzato la tensione tra maggioranza e opposizione.
Lo stesso premier sembra sfiduciato, anche se assicura che si può arrivare fino alla fine della legislatura. Ma riguardo alla vicenda di La Russa, che rischia delle sanzioni, dice “se dobbiamo fare figuracce come queste allora meglio andare a votare a ottobre”. I prossimi appuntamenti per le Camere sono conflitto di attribuzione sul caso Ruby e prescrizione breve. La tensione è destinata a salire ulteriormente.
Giuseppe Procida