Caso Ruby, “pubblicheremo tutto, nonostante Berlusconi”
Le notizie che stanno emergendo dal caso Ruby, anche se non hanno fatto perdere punti nei sondaggi al Pdl, di certo allarmano il premier, che vede danneggiata la sua immagine. Silvio Berlusconi preferirebbe il silenzio sull’intero scandalo e i suoi avvocati stanno elaborando tutte le strategie che possano essere utili a tal fine. La maggioranza […]
Le notizie che stanno emergendo dal caso Ruby, anche se non hanno fatto perdere punti nei sondaggi al Pdl, di certo allarmano il premier, che vede danneggiata la sua immagine. Silvio Berlusconi preferirebbe il silenzio sull’intero scandalo e i suoi avvocati stanno elaborando tutte le strategie che possano essere utili a tal fine.
La maggioranza di governo vorrebbe rispolverare la legge sulle intercettazioni, affossata qualche mese, e che sarebbe invece utilissima oggi, in piena bufera mediatico-giudiziaria. Le mosse di Berlusconi, ad ogni modo, non intimoriscono i giornali che più spazio hanno dedicato al Caso Ruby. Tra questi c’è certamente Il Fatto Quotidiano.
Antonio Padellaro parla di emergenza democratica e si appella a Napolitano, ferma restando la volontà di scrivere tutto: “Quanto all’arma segreta sulle intercettazioni, se anche oserà sganciarla sul Paese con apposito decreto, osiamo sperare che al Quirinale ne abbiano piene le tasche e la respingano al mittente. Ma se anche l’ultima porcata dovesse passare, il Fatto continuerà a pubblicare tutto, ma proprio tutto. Convinti come siamo che simili norme siano non solo incostituzionali, ma anche contrarie alla Convenzione europea sui Diritti dell’Uomo che tutela il dovere dei giornalisti a informare e il diritto dei cittadini a sapere. Per colpa di un premier irresponsabile l’Italia rischia di scivolare in una vera emergenza democratica. Il ruolo della libera stampa – conclude Padellaro – diventa più indispensabile che mai. Prepariamoci”.