Beppe Grillo: “Comuni in bancarotta”
Il federalismo fiscale rischia di significa più tasse e imposte per tutti. Perché? Il motivo è semplice. Gli enti locali, dal Nord al Sud, sono praticamente tutti indebitati oltremisura. Il rischio è quello della bancarotta. Il problema non si pone per gli amministratori locali, bensì per i cittadini, che hanno sempre meno servizi. E, oltre […]
Il federalismo fiscale rischia di significa più tasse e imposte per tutti. Perché? Il motivo è semplice. Gli enti locali, dal Nord al Sud, sono praticamente tutti indebitati oltremisura. Il rischio è quello della bancarotta. Il problema non si pone per gli amministratori locali, bensì per i cittadini, che hanno sempre meno servizi. E, oltre al danno, ora rischiano la beffa. E’ quello che ha affermato Beppe Grillo nel suo blog: “L’Italia è una Repubblica fondata sul debito – scrive il comico genovese. – Una regola a strati che vale per lo Stato, la Regione, la Provincia, il Comune. Una piramide di debiti in nome e per conto del cittadino, ma a sua insaputa. Nessun amministratore pubblico dovrebbe spendere più di quanto incassa attraverso le entrate. Però così fan tutti, a partire dai Comuni.
Un sindaco non deve rispondere a nessuno delle voragini di bilancio, le fa e basta. Un Comune in rosso equivale a minori servizi sociali, scuole, trasporti, ecc che ricadono sul portafoglio dei cittadini. Un sindaco che spende e spande – sostiene ancora il famoso blogger – è come un pazzo in libertà che preleva dai nostri conti correnti cifre a piacere”.
Per Grillo gli amministratori locali non rispondono mai delle loro azioni, ma sono anzi premiati: “Parlamento come è avvenuto per Scapagnini, ex sindaco di Catania, e perRutelli&Veltroni, ex sindaci di Roma. Sia per Catania, circa un miliardo di debiti, che per Roma, dagli 8 ai 10 miliardi, è intervenuto lo Stato con una sanatoria a carico delle nostre tasse”.